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Foto Marco Badiani

Metti una sera a Opera 22. Troppo spesso considerato un ristorante “d’elite”, con cucina ricercata e con prezzi poco alla portata, ieri sera ho avuto una piacevole sorpresa nel ristorante di Via Pomeria dell’Opera Santa Rita. L’occasione era la presentazione alla stampa di “Tuscan Tapas”, una nuova formula di cena che il ristorante ha presentato in anteprima alla stampa proprio ieri.

opera22Premessa: cos’è la cucina Tapa (tipica cucina spagnola).
Col termine tapa si indica un’ampia varietà di preparazioni che vengono consumate generalmente come aperitivi o antipasti, generalmente le tapa sono servite in piccole porzioni accompagnate da bevute consumate al ristorante al bar.

Arriviamo e siamo accolti dalla Pr del Ristorante Cristiana Coveri, che ci illustra come si struttura questa cena, da stasera tutte le sere dal martedì al sabato, presso il ristorante al primo piano: sette portate (3 antipasti, 3 portate principali, un dolce) acqua e caffè compresi, vino/birra della cantina di Opera22 esclusi, totale 25 euro. Facciamo il conto, compreso un buon bicchiere di vino si resta comunque sui 30 euro a testa. Una tipologia di ristorazione che a Prato mancava, indubbiamente. Se, ancora, la cifra può sembrare alta (ma non credo, per una cena media) vi facciamo leggere cosa abbiamo mangiato ieri sera, il menù cambia tutte le sere.

  • Bombolone con patata e cavolo nero
  • Cecina con lardo e limone
  • Baccalà fritto
  • Pacchero olive, cipolla e pere
  • Tataki di tonno e carota
  • Lesso di magro e salsa verde allo yogurt
  • Torta Banana split con gelato al cioccolato

Piccole porzioni, tutto accompagnato da un buon lambrusco consigliato dallo chef.
Un nuovo modo per assaggiare tanti piatti di qualità, con prodotti che arrivano quasi tutti dalla zona (il ristorante ha pure un orto di proprietà che fornisce le verdure per i piatti).
Ci si alza sazi da tavola, ecco, non vi preoccupate. Al termine della serata scambio quattro chiacchere con Marco, ideatore di questa nuova idea, sulla porta della cucina: “L’idea nasce per aprirsi ad una fascia più bassa di clienti, che non può permettersi di spendere 50 euro per una cena, garantendogli comunque pietanze di qualità, ed è anche un proseguo di quello che è stato il primo passo col punto pranzo (di questo ne parliamo più avanti). Coniugando la “toscanità” alle tapas, vogliamo dare un’alternativa ai giovani, ma anche al resto delle persone direi, alla solita pizza: creiamo un modo per stare a tavola e condividere piaceri di piatti diversi e sapori variegati”.

foto Marco Badiani
foto Marco Badiani
marco mengoni
Lo chef Marco Mengoni

Il punto pranzo. Ecco un’altra scoperta che abbiamo fatto ieri sera: “noi, col nostro rapporto qualità/prezzo, a pranzo, facciamo concorrenza al McDonald” mi dice Marco. Ed io inizialmente non ci credo, sono sincero, dato l’ambiente. Mi mostra il menù ed è proprio vero. Il punto pranzo permette di mangiare con cifre irrisorie: la specialità è l’Hamburger 22, un panino enorme, fatto con macinato di calvanina e pane fatto in proprio, a soli 5 euro. Chi l’ha provato, non ne può fare a meno, alcuni me lo testimoniano anche ieri sera. Tutti i giorni, dal martedì al sabato.

Lo spirito sociale di Opera 22. Il Santa Rita lavora quotidianamente assieme a ragazzi che vivono situazioni di disagio e difficoltà. Opera 22 nasce proprio con l’ intento di rappresentare un ponte tra chi vive e anima ogni giorno questa esperienza e coloro che, apprezzandola, intendono sostenerla. Il ristorante diventa quindi un luogo “speciale”:  un luogo incantevole e intimo dove trascorrere una piacevole serata, dove lasciarsi andare alla dolce tentazione di mille prelibatezze culinarie, ma soprattutto un’ambiziosa avventura tesa alla valorizzazione delle risorse di ragazzi e ragazze ospiti dell’ Opera Santa Rita. Altra buona ragione, quindi, per andare a mangiare nel ristorante di via Pomeria.