Anche se non sapete di cosa si tratta, sappiate che se almeno una volta nella vita vi siete sentiti dire “no guarda, per me siamo solo amici”, siete entrati nella friendzone. Non stiamo solamente parlando al maschile (anche se forse la situazione è più frequente in quel caso), perché è un girone dell’inferno dove tutti siamo finiti almeno una volta.

friendzone 01La friendzone è la situazione che si viene a creare quando all’interno di un’amicizia, solitamente fra un uomo e una donna (ma il termine vale anche per due uomini o due donne), uno dei due scopre di essere innamorato dell’altro/a o di vivere nei suoi confronti una forte attrazione fisica.

Ross e Rachel, filosofi della friendzone. La parole friendzone nasce da un episodio della serie “Friends”, in cui l’amico Joey definiva Ross “sindaco della friendzone”, perché innamorato dell’amica Rachel, ma non corrisposto.

Sei stato “friendzonato”. E’ con una frase, solitamente, che ci si ritrova in un attimo, intrappolati  nella friendzone, e tutto ciò succede non appena viene fatta la propria dichiarazione d’amore. “Siamo solo amici”, “Mi dispiace se ti ho illuso”, “Sei una persona speciale, ma non mi piaci”: sono alcuni banali esempi. Da quel momento, e sicuramente per un certo periodo, l’amico/a innamorato finito nella friendzone soffrirà d’amore per l’altra/o che non ne vuole sapere. 

friendzone 03Il termine Friendzone è finito pure sull’Oxford Dictionary online dove troviamo la definizione: “Una situazione in cui una relazione platonica esiste fra 2 persone, una delle quale ha un interesse romantico o sessuale non dichiarato per l’altra persona”. Ovviamente anche ad Oxford non hanno una soluzione, una ricetta per uscire fuori da questa zona paludosa. Diciamo che Max Pezzali aveva già raccontato il tutto già nella sua “La regola dell’amico“, forse (pur non avendo studiato ad Oxford, mi sa). Inutile dire che oggi la rete impazza tra i vari meme dedicati a questo argomento “pop” (nel senso di popolare, che colpisce senza distinzione tutti). Regola principale ed indistinta per tutti: starne il più lontano possibile o, almeno, fare in modo che il proprio livello e avvicinamento a quella maledetta zona, sia il più basso possibile (per esempio, non come in questa immagine a destra).


Come uscire dalla friendzone? Calma. Il consiglio più oculato, che vi riproponiamo, lo abbiamo trovato su D di Repubblica, che settimana scorsa ha affrontato l’argomento. Dal punto di vista femminile, sicuramente, però son tutti consigli che si possono prendere anche se si è uomini.

Il primo passo per non restare intrappolata nel limbo del flirt è: renderti conto quando ci sei dentro. Prendi atto che il tuo desiderio ti sta scivolando dalle mani e che quello che stai vivendo in realtà non rispecchia ciò che realmente provi e crea solo frustrazione e impotenza. Altro aspetto fondamentale è cercare di capire come l’altro ci vede (sorella, madre, guru terapeuta, cuscinetto emotivo, …), perché in base a questo possiamo meglio decodificare il perché dei suoi comportamenti tanto interessati, ma privi di eros, e cambiare subito l’atteggiamento che teniamo con lui. “Se vuoi iniziare a sedurlo sul serio, lasciando però a lui la prima mossa, evitare atteggiamenti troppo autoironici e scherzosi: devi conquistarlo, non giocare a calcetto con lui. Inoltre fai marcia indietro sulla disponibilità: un eccesso di presenza e apertura verso l’altro non è mai un attivatore erotico e seduttivo, ti rende subito ‘scontata’ e ‘compagnona’, non misteriosa e attraente. Sicuramente è fondamentale flirtare in modo più esplicito, ma non aggressivo, così da far comprendere all’altro che ti piace sul serio. Come? Poniti come donna consapevole del suo fascino, che sa quello che vuole e non ha paura di comunicarlo, anche solo con lo sguardo” consiglia la psico-sessuologa.

Che avesse ragione Harry quando diceva a Sally cosa pensava sulla relazione uomo-donna?

Sempre l’articolo di “D” di Repubblica ci propone un elenco di indizi che ci potrebbero far capire che ci stiamo allontanando dalla friendzone, obiettivo culmine di qualsiasi “amico” innamorato, lo ribadiamo.

1. Ti cerca sempre per primo, stimolandoti con argomenti o proposte interessanti
2. È veloce nel rispondere ai tuoi contatti e lo fa attivando un dialogo “personale”
3. Propone uscite ravvicinate e, se aderisce alle tue, le arricchisce con sue iniziative
4. Desidera un contatto fisico che non sia quello tipico dei “commilitoni”
5. Cerca il tuo sguardo, illuminandosi
6. Ti fa dei complimenti più “carnali”, in cui esprime il suo desiderio con naturalezza
7. Propone o ipotizza scenari futuri
8. Ti ascolta in modo attivo e si ricorda particolari di quello che gli hai già raccontato di te

Quindi, concludendo, c’è speranza per tutti, basta fare attenzione e stare alla larga dalla friendzone. Dalla friendzone non si può uscire il più delle volte (almeno che tu non sia Ross di “Friends”): cerchiamo di non entrarci, almeno.