andrea abati

E’ cominciata ieri a Pistoia, a Palazzo di Giano, la mostra “I Luoghi del Mutamento” del fotografo pratese Andrea Abati. Negli ultimi vent’anni Abati ha fotografato la demolizione e la ricostruzione di edifici industriali pratese, “dandone una visione lucida, apocalittica, quasi rovine di guerra – si legge nella presentazione di Dryphoto – creando immagini dai colori stridenti, che fanno emergere i contrasti dei volumi”.

La mostra accompagna “Comunicare la trasformazione”, tre giornate organizzate dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Pistoia che prevedono incontri seminariali e workshop sperimentali in multisessione e che affrontano le questioni della trasformazione urbana e territoriale ponendo l’accento sull’importanza di registrare la processualità trasformativa, nonché sul ruolo determinante degli strumenti e dei metodi comunicativi della stessa.

“Il nucleo iniziale della serie “I Luoghi del Mutamento” è formato da immagini di grande formato dove urgente è l’attenzione al paesaggio industriale contemporaneo e ai mutamenti della realtà sociale – spiega ancora DryPhoto – In questo lavoro Abati ha scelto come luogo di indagine Prato, la sua città natale, nella quale l’intrusione dell’industria nel contesto cittadino è forte e evidente”.

Una mostra a cura di Vittoria Ciolini
Sale affrescate Palazzo di Giano, Pistoia
Fino all’8 dicembre 2014

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