Capodanno Firenze

Nei casi delle calamità naturali previste e calcolate, come uragani, nevicate, bombe d’acqua o scioperi contro il Job Act, il consiglio è barricarsi in casa. Allo stesso modo l’idea prima sarebbe questa per il capodanno. Il problema grosso è che ci hanno tolto prima Pippo Baudo, poi Carlo Conti (è in restauro all’ Opificio in vista di Sanremo), e ci lasciano con Flavio Insinna in tv: quindi dopo avere brindato rigorosamente in casa con un Fontanafredda di annata, l’uscita è d’obbligo.

Dove andare? Firenze quest’anno ha scelto una linea importante, di profilo altissimo, che andremo ad analizzare.

Teatri

Andare a teatro il 31 sera e brindare nel foyer con un prosecco aspro accidentato e una fetta di panettone della consistenza delle spugnette Spontex ci sembra un’esperienza incredibile, ma del resto anche Pippo Civati a quanto pare ha intenzione di diventare un leader politico, quindi tutto ci risulta possibile.

Firenze propone al Teatro Puccini un duo inedito, un duo femen con una comicità al fulmicotone: Anna Meacci e Katia Beni. Perfetta combinazione delle risate per la Firenze che sa ridere non per i cinepanettoni ma bensì per la comicità graffiante e mai schierata che tanto piace alle carampane oramai vedove del movimento “Se non ora quando”. Il botto l’avrebbe fatto la Guzzanti, ma a Capodanno va bene anche la roba casalinga: soprattutto pare che la Sabrina nazionale sia impegnata in questo periodo presso il centro nazionale donazione bile di Roma, quindi è impossibile vederla sul palco.

Nel caso foste ancora satolli da Natale ed il vostro spirito girotondino non sia perfettamente appagato dalla coppia di comiche perché non perfettamente allineate al movimento del “bisogna stare bene ma non dirlo”, il Teatro della Pergola propone uno scoppiettante Rocco Papaleo in “Una piccola impresa meridionale”. Lo showman lucano, che tutti ricordiamo per il premio “Personaggio fuori luogo del secolo” in Sanremo 2012, indossa i panni del piccolo musicista del Mezzogiorno ricordandoci che nonostante si brindi con prosecco di Valdobbiadene e Panettone meneghino, pane e patane è di gran lunga un desco migliore. Gli avvocati della south-band “Brunori SAS” pare stiano già intentando causa per il furto di identità di “impresa musicale meridionale”.

Chiudiamo la rassegna teatrale con il guazzabuglio del Teatro Verdi che in un impeto degno della migliore smarmellata di Renè Ferretti ci propone “The Best of Musical”, una sorta di ritornello senza fine che mixa i musical più famosi in un’opera di una coesione tale da rasentare quella della coalizione de L’ Unione alle politiche del 2005.

Locali/clubs

Anche sognando di passare questa serata in un ristorante con menù fisso e pianobar (desiderio immenso del sottoscritto), Firenze ci impone uno sguardo ai club più esclusivi. L’ Auditorium Flog propone un concerto a caso con un dj set a caso nella migliore tradizione che vede i partecipanti brindare con vodka lemon fatta sgrondando le bottiglie di casa.

Il Tender Club evita il concerto ma propone un dj set da battaglia con 5 DJs nel più puro stile “Partita del cuore”, sentimento che accalora sempre i partecipanti di questa favolosa serata.

Il Glue invece ci regala un pertinente e buon concerto di una tribute band dei Beatles, i Get Back, che tanto avanguardie a Capodanno è dura farle.

Per gli amanti dell’elettronica estrema vi segnaliamo la presenza del tedesco Sven Vath all’ Obihall. La serata è caldeggiata e sponsorizzata dalla Amplifon.

Centro Storico

Le cosiddette “piazze”, quelle che inquadrano ogni tanto con i figuranti muniti di prosecco e stellina scoppiettanti (che poi
sembra sempre che sta gente sia a saldare un cancello), sono il cuore degli eventi. Piazza Signoria vedrà dalla sua le mani gonfie e viola dei disgraziati di musicisti classici a cui tocca stare seduti con un oboe in mano a -3 gradi. Davanti a chi? Calcolando che gli amanti di classica sono per la stragrande maggioranza over 60enni e quindi inseriti nella categoria “metti sul Cinque che c’è la Cuccarini per il brindisi”, gli spettatori si alterneranno fra turisti ubriachi e ragazzini in cerca di bottiglie vuote per metterci dentro i botti, nel più goliardico degli scherzi.

Ma i veri botti, gli eventi cardine della serata si svolgeranno a nostro avviso su due piazze. In Piazza del Carmine sarà smantellata l’installazione di arte contemporanea “AUTO”, che domina il centro della piazza dal 1969 e che consiste nel parcheggio di 167 auto in sosta. C’è molta curiosità da parte del mondo scientifico per capire cosa possa succedere a livello geologico con un simile traumatico gesto, ovvero la pedonalizzazione di questa area. Il concerto che si terrà appunto in Piazza del Carmine sarà imperdibile visto che cavalcheranno il palco i Dirotta Su Cuba, formazione che tutti ricordano come fautrice di un genere, il funk italiano da apericena, che probabilmente è disprezzato anche dagli stessi musicisti che lo suonano.

L’altro luogo protagonista di questa rassegna è quello importante, la vera piazza di attrattiva per i giovani. E per questo Firenze non ha voluto compromessi: non ha voluto essere una piazza mediocre ed ha scelto il Piazzale del Re alle Cascine per ospitare l’artista di cui nessuno si ricordava l’esistenza fino ad averlo letto sui cartelloni. Nome e cognome da attore di film a luci rosse, Mario Biondi infiammerà l’evento cardine di questa maratona a colpi di gorgheggi nel più puro stile alla “Radio Montecarlo”: suadenti note quelle che ascolteremo cantate da questo splendido signor nessuno con il fisico da guardia del corpo russa e con la voce di Berry White sotto antibiotico. Era un colpaccio quello di stupire a Firenze e non possiamo dirci delusi. Nemmeno Vincenzo Montella arrivò a simili vette schierando nel gelo totale Ilicic titolare contro il Napoli: facciamo un lungo applauso e prepariamoci alla fotogallery del sindaco Nardella insieme a Mario Biondi. Una prece.

Foto: Touch Florence