amministrazione condivisa

A Prato, lunedì sera, si terrà un incontro che dovrebbe incuriosire e attirare ogni singolo cittadino che considera la città un bene di tutti, da curare e rispettare. All’ex Chiesino, infatti, si parla di sussidiarietà orizzontale e amministrazione condivisa, ossia quel nuovo modello amministrativo sancito nell’ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione Italiana che permette ai semplici cittadini di prendersi cura dei beni comuni insieme con l’Amministrazione.

A sviscerarne ogni prospettiva e cavillo, Gregorio Arena, presidente di Cittadinanzattiva e di Labsus, il Laboratorio per la Sussidiarietà, ossia l’associazione che ha come unico obiettivo quello di “convincerti che ti conviene prenderti cura dei luoghi in cui vivi, perché dalla qualità dei beni comuni materiali e immateriali dipende la qualità della tua vita. Il tempo della delega è finito. L’Italia ha bisogno di cittadini attivi, responsabili e solidali”. Si tratta di una riflessione e di un percorso che scaturisce dalla certezza che le persone siano portatrici non solo di bisogni, ma anche di capacità da mettere a disposizione della comunità per contribuire a risolvere, insieme con le amministrazioni pubbliche, i problemi di interesse generale.

Organizzata da molte delle associazioni più attive sul territorio pratese – Arci, Legambiente, Riciclidea, Comitato per la riqualificazione del Soccorso, Consorzio Santa Trinita, Il Pentolone, Zappa, Italia Nostra, CUT Circuito Urbano Contemporaneo e il Comitato Salviamo la Fattoria Medicea delle Cascine di Tavola – la serata ha l’intento di chiarire come i pratesi potranno far qualcosa di concreto per il bene comune, per costruire una comunità migliore e liberare energie positive. L’iniziativa partirà dal saluto di Simone Mangani, assessore alle Politiche culturali e alla Partecipazione e si concluderà con un intervento del sindaco, Matteo Biffoni.

Al centro l’intervento di Arena, autore anche di un interessante libro edito da Laterza che al costo di 1 euro intende spiegare alla gente “che nella nostra carta costituzionale c’è questa grande novità che può cambiare il nostro modo di stare, come cittadini, nella società. E cambiare anche, in meglio, la società nella quale viviamo”. Secondo Arena, che insegna anche all’università di Torino, sono ancora in pochi ad aver colto appieno la potenzialità insita in questo principio che identifica il cittadino quale attore attivo del luogo in cui vive, delle cose comuni, dei beni comuni, del patrimonio comune, materiale ed immateriale: dal territorio, all’ambiente, all’acqua, l’aria, il clima, la sicurezza, la legalità, i diritti dell’uomo, la salute e la sanità, l’istruzione, i beni culturali, i servizi pubblici, le regolamentazioni del mercato, le infrastrutture e la loro gestione. Ossia elementi basilari per un livello civile di qualità della vita. Arena infatti spiegherà come i cittadini abbiano il diritto e gli strumenti costituzionali e giuridici di porsi a salvaguardia dell’interesse generale attraverso uno strumento che può essere definito essenza stessa della democrazia: l’amministrazione condivisa.

Per saperne di più, lunedì 7 marzo, ore 21, ex Chiesino di San Giovanni.

Foto: Casabettola