Renato Pozzetto, Anna Galena e Enzo Decaro, Giulio Scarpati, Sandra Milo: sono solo alcuni degli artisti ospiti della nuova stagione di prosa 2016/2017 del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.

Il teatro di Campi Bisenzio (piazza Dante n.23) propone, dal 29 ottobre 2016 a aprile 2017, in sinergia con il Comune, un’indagine sulla società contemporanea, tra vizi e virtù, attraverso 11 commedie, di cui sei in prima toscana, e due nuove produzioni del teatro, in prima nazionale, firmate dal direttore artistico Andrea Bruno Savelli. Il titolo scelto è “Il mare d’inverno”, metafora di un teatro che vuol essere oasi personale non solo di divertimento ma anche di approfondimento. L’apertura della biglietteria per la vendita degli abbonamenti sarà dal prossimo martedì 19 luglio.

LA STAGIONE

Renato Pozzetto, cantastorie dal linguaggio surreale e stralunato, in cerca della spalla Cochi, tra canzoni, gag e vecchi film in “Siccome l’altro è impegnato” (29.10); Anna Galena e Enzo Decaro, volti noti di cinema e tv, nella commedia del drammaturgo Foster “Diamoci del tu”, sul tema della solitudine (17.11); la coppia Giulio Scarpati e Valeria Solarino nei celebri panni che furono di Sophia Loren e Marcello Mastroianni nel capolavoro di Ettore Scola “Una giornata particolare”, storia di due emarginati dalla società, che si trovano in un unisono di anime (13.12): sono solo alcuni degli artisti ospiti della stagione di prosa 2016/2017 del Teatrodante Carlo Monni.

L’apertura, sabato 29 ottobre, sarà affidata a Renato Pozzetto con lo spettacolo di ‘cine-varietà’, in prima toscana, “Siccome l’altro è impegnato”. Sarà un one-man show in cui l’altro a cui si fa riferimento è Cochi, suo partner storico; un’assenza che diventa un pretesto per un viaggio dentro i più celebri film di Pozzetto, in cui l’artista commenterà spezzoni dei suoi lavori – da “Il ragazzo di campagna” alle “Comiche” a “Mia moglie è una strega” a “Grandi magazzini” – tra ragionamenti, gag, momenti di grande cabaret e l’interpretazione dal vivo delle sue canzoni (evergreen quali “Bella bionda”, “La vita l’è bela”).

Si proseguirà il 17 novembre con “Diamoci del tu”, commedia pluripremiata del drammaturgo canadese Norm Foster, che arriva sul palco del Teatrodante Carlo Monni in prima toscana, per la regia di Emanuela Giordano. In scena la storia di una convivenza inconsueta, quella tra due solitudini, interpretate dagli attori Anna Galiena e Enzo Decaro. David, scrittore di successo, dopo 28 anni sotto lo stesso tetto improvvisamente scopre di non conoscere nulla della vita della sua governante Lucy. Tra i due si scatena un serratissimo dialogo che provoca risate e emozioni, in una partitura preziosa in cui Galiena e  Decaro si metteranno in gioco con sensibilità e intelligenza, costruendo un rapporto in cui progressivamente l’uno vivrà nel respiro dell’altro.

Il 25 e 26 novembre ecco “Io ci sono”, tratto dall’omonimo romanzo di Lucia Annibali e Giusi Fasano, riduzione e adattamento di Andrea Bruno Savelli (cast in via di definizione). Sarà il racconto del giovane avvocato di Pesaro che, il 16 aprile 2013, una sera qualunque, trova ad attenderla, dentro il suo appartamento, un uomo incappucciato che le tira in faccia dell’acido sfigurandola. Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra. Quella stessa notte viene arrestato come mandante dell’aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell’agosto del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l’agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. Lo schema è purtroppo classico: il possesso scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all’essenza della crudeltà, l’acido in faccia. Una prima assoluta di teatro civile, un inno al coraggio e alla lotta contro il dolore, non solo fisico ma anche morale.

Quarto spettacolo, il 13 dicembre, con l’adattamento di un capolavoro del cinema, “Una giornata particolare”, il celebre film di Ettore Scola, che, nella riduzione teatrale della vedova di Scola, Gigliola Fantoni, sarà interpretato in prima toscana da Valeria Solarino e Giulio Scarpati nei panni che furono di Sophia Loren e Marcello Mastroianni (la regia è di Nora Venturini). Antonietta, casalinga schiavizzata da un marito fascista e maschilista e da uno stuolo di figli, e Gabriele, ex radiocronista dell’Eiar ora disoccupato, si incontreranno, in un idillio di complicità, il 6 maggio 1938, in una Roma mussoliniana, quando Hitler fa la sua trionfale visita nella capitale.

Il 4 gennaio è la volta di “Il Sindaco Pescatore”, con Ettore Bassi, per la regia di Enrico Maria Lamina, su testi di Edoardo Erba (prima toscana). Tratto dal libro di Dario Vassallo, lo spettacolo racconta la storia del fratello Angelo, che ha sacrificato la sua vita per difendere la sua terra, la Campania. Il sindaco Vassallo fu eletto ben quattro volte, l’ultima con il 100% dei voti poco prima di essere ucciso dalla camorra; aveva reso possibile per il Cilento la possibilità di ottenere buoni risultati nell’ottica del bene comune e nell’operazione Dieta Mediterranea, che proprio grazie all’operato di Vassallo è stata definita Patrimonio dell’Unesco. Era dunque un uomo onesto, che credeva nella legalità e che aveva a cuore la sua terra, il Cilento e la Campania e la sua città, Pollica. Lo spettacolo teatrale è un modo per ricordare il suo operato, cercando di avvicinare e coinvolgere il pubblico in un tema così delicato come quello della legalità e della lotta alla mafia. Sul palco ci saranno anche alcuni studenti campigiani coinvolti nel progetto.

Il 21 gennaio sarà in programma un’altra prima toscana, “Le serve” di Jean Genet, capolavoro ispirato a un fatto di cronaca accaduto in Francia nel 1933, quando due domestiche, le sorelle Papin, cameriere irreprensibili, uccisero la loro padrona e sua figlia in preda a lucida follia. Qui a interpretare le protagoniste saranno Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Vanessa Gravina, in un continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà, una perfetta macchina teatrale in cui il gioco del teatro nel teatro è svelato per mettere a nudo, in modo straordinario, la menzogna della scena, con una struttura che scava nel profondo.

Il 2 febbraio Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi saranno protagonisti di “Nudi e crudi”, testo del drammaturgo inglese Alan Bennett, per la regia di Serena Sinigaglia dove, sul filo di un’ironia mai scontata o volgare, si affronterà il tema della relazione uomo-donna. La delicatezza nel suggerirci quanto sia difficile amare e soprattutto durare nella passione e nel rispetto, è struggente e profonda: ci vogliono due grandi attori, che sappiano toccare corde emotive senza mai risultare retorici o banali. Si sorride ai guai di Mr e Mrs Ransome, ma in fondo ci si commuove. Siamo infatti tutti quanti così simili al bisogno (a tratti grottesco e paradossale) dei due coniugi di sentirsi vivi e felici, nonostante lo scorrere inesorabile del tempo, della noia, della routine che ammazza.

Il 10 febbraio ecco “Modigliani”, spettacolo scritto e diretto da Angelo Longoni con Marco Bocci, Romina Mondello, Claudia Potenza, Giulia Carpaneto, Vera Dragone. Su musiche di Ryuichi Sakamoto, con i preziosi contributi video di Claudio Garofalo, racconterà gli eccessi di Parigi e il rapporto con il mondo femminile di Modigliani, attraverso quattro donne significative della sua vita, soprattutto Jeanne Hebuterne, il grande, commovente amore di Modì. L’amore e l’arte s’intrecceranno continuamente durante la narrazione perché non si può raccontare Modigliani senza le donne che ha ritratto, in quanto dietro l’autore delle donne dal collo lungo c’è una vita vissuta in uno dei momenti più dinamici, movimentati e stimolanti della storia del ‘900 europeo.

Il 25 febbraio (in replica il 26 febbraio alle ore 16.30) sarà in programma la seconda delle nuove produzioni del Teatrodante Carlo Monni. In collaborazione con Compagnia del Pepe, ecco “Tre uomini e una culla”, di e con Andrea Bruno Savelli, Alessandro Riccio, Lorenzo Baglioni e Nicola Pecci, brillante commedia in cui tre allegri ragazzi ‘ultra-trentenni’, vivono alla giornata alla ricerca del divertimento. Sulla scia del film francese del 1985, scritto e diretto da Coline Serrau, e candidato all’Oscar come miglior film straniero, sarà una riflessione sull’universo maschile contemporaneo, tra incertezze e desideri.

A seguire, il 30 marzo e 1 aprile, “Mazinga vs Goldrake”, spettacolo in prima assoluta di Andrea Bruno Savelli con Massimo Ceccherini e Alessandro Paci. Questi “supereroi della risata” interpreteranno i due robot mito, con cui è cresciuta una generazione di bambini, che per salvare la terra combattono sempre contro un mostro che sembra invincibile. Ma quando questo mostro non c’è? Non resta che combattere tra sé, perché altrimenti ci si trova ad affrontare la battaglia più dura, quella di riconoscere i mostri dentro di noi, per provare a vincerli.

Chiusura l’8 aprile con “100m2” di Juan Carlos Rubio, in prima toscana, con Sandra Milo, Giorgia Wurth e Emiliano Reggente, una commedia divertente, naturalista, che racconta quello che accade quando Carmen, ottuagenaria in gamba ed esuberante decide di vendere in nuda proprietà il suo appartamento a Sara, una giovane morigerata, fin troppo responsabile e strutturata. Ne nasce un confronto tra due donne che affrontano la vita da punti di vista assai distanti, dando il via a una divertente e inimmaginabile relazione, a gag esilaranti e a teneri siparietti in un’alternanza di insospettabili cambi di direzione della trama e degli eventi.