Ripartiamo dalle fabbriche e dagli “stanzoni”. Da questi spazi nei quali la città di Prato ha saputo costruirsi una posizione nel mondo e che adesso, a decine, giacciono vuoti e abbandonati in ogni angolo della città.

Sono più o meno trent’anni che a Prato si parla di recupero e di riuso delle aree industriali dismesse, dei capannoni e degli stanzoni vuoti. All’epoca, erano i primi anni ’80, si volle fare il punto sul patrimonio architettonico rappresentato da alcune grandi fabbriche costruite tra la fine dell’800 e la Seconda Guerra Mondiale, proponendone all’occorrenza il recupero (La città abbandonata, Alberto Breschi 1985).

Trent’anni dopo, mentre tutto è cambiato e anche in Italia quello del recupero dei luoghi produttivi dismessi sta velocemente diventando un tema centrale delle politiche locali e nazionali, a Prato la situazione è questa: decine e decine di spazi industriali piccoli e grandi hanno perso la loro funzione originaria e aspettano di trovare una nuova destinazione.

Nel nostro lungo reportagePrato. L’età di mezzo” abbiamo provato a raccontare cosa diventano gli spazi più grandi in quel periodo che intercorre tra la perdita della loro funzione originaria e un nuovo utilizzo. All’occorrenza rifugio per disperati, galleria per artisti di strada, stanze del buco, discariche abusive ma sempre, come sono chiamati sui giornali e al bar, “fonti di degrado” di una strada o di un quartiere intero.

Eppure siamo convinti, noi come tanti altri, che riportare questi spazi al centro dell’attenzione e favorirne in tutti i modi una certo non facile rinascita sia un passo fondamentale per la crescita della città di Prato. Ripartiamo dagli stanzoni, reinventiamo questi spazi.

Qualcosa, in questo senso, per fortuna è in movimento da tempo e abbiamo pensato fosse l’ora di provare a raccontarlo.

“Stanzoni” quindi non ha nulla a che fare con la nostalgia di un passato che fu, a questo punto lo avrete capito, ma è un progetto che prende come punto di riferimento lo stato di abbandono recente per guardare avanti.

Vi faremo vedere questi spazi: come sono adesso, come stanno cambiando o come lo hanno fatto recentemente.

Perché siamo convinti che il vero patrimonio di Prato siano i milioni di metri quadrati inutilizzati che aspettano di tornare di nuovo a disposizione della città.

Le pubblicazioni cominceranno nei prossimi giorni. “Stanzoni” è un progetto di Pratosfera e Mirko Lisella.

Per segnalazioni “Stanzoni” e informazioni sul progetto, scrivici a [email protected]