Percorrendo via Rubieri non ci si accorge di niente. La Fabbrica Badiani è nascosta da un cancello di ferro in fondo a una strada senza uscita.

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Dietro quel cancello ci sono un grande piazzale e alcuni edifici per un totale di oltre 4mila metri quadrati. Da più di cinquant’anni.

Una volta era la sede della rifinizione Zenith. L’attività tessile però è terminata otto anni fa.

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Da allora la famiglia Badiani cerca un modo per riutilizzare nel modo migliore questi grandi spazi.

“All’inizio volevo farne un condominio di piccoli lanifici ma in questo periodo è impensabile rimetterla tutta a posto – spiega Marco Badiani –  Così ho cominciato a pensare ad altri usi, più creativi, più interessanti. Voglio sfruttare le potenzialità logistiche di questi spazi senza privarli della loro atmosfera”.

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In quanto a atmosfera, la Fabbrica Badiani ne ha da vendere. E proprio per questo i suoi spazi hanno attirato l’attenzione dei professionisti del design, per farne il proprio showroom.

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Di quelli legati alla fotografia di moda, che li hanno usati come sale di posa per shooting o cataloghi.

Fabbrica-Badiani-26O addirittura per la realizzazione di video e di veri e propri lungometraggi (anche se non si può dire il titolo del film).

Fabbrica-Badiani-16“L’idea è quella prestare questi spazi a chi lavora con le immagini a trecentosessanta gradi – spiega Badiani, che tra le altre cose è anche un fotografo – a chi ha bisogno di ambienti molto grandi, di un’atmosfera particolare e dettagli di un certo tipo”.

Esatto, forse l’avrete intuito. In effetti c’è anche il giardino.

Fabbrica-Badiani-12Fabbrica-Badiani-20Stanzoni è un progetto che racconta come stanno cambiando gli spazi industriali a Prato. Tutte le foto sono di Mirko Lisella.