Un film che ha tenuto compagnia ad intere generazioni: le avventure di Dorothy e di tutti i suoi compagni di viaggio nel magico mondo del mago di Oz. Da oggi, martedì 27 dicembre al 30, alle ore 17.00, al cinema Terminale è stata programmata una proiezione straordinaria de “Il mago di Oz”, il capolavoro di Victor Fleming del 1939, con Judy Garland: uno dei più bei musical della storia del cinema, nella versione restaurata e digitalizzata dalla Cineteca di Bologna.

Il mago di Oz  ha come protagonista Dorothy Gale che viene trasportata da un tornado nel mondo fatato di Oz, abitato da deformazioni fantastiche delle persone che la circondano ogni giorno. Per tornare a casa deve raggiungere il mago nella città di Smeraldo ma la Strega Malvagia dell’Ovest ostacola lei e i suoi nuovi amici: lo spaventapasseri, il leone codardo e l’omino di latta.

Il film è scolpito nella memoria di ogni generazione, con i suoi numeri musicali, i suoi colori, le sue scenografie: una favola musical che trova la sua ragion d’essere in un’immortale canzone, Over the Rainbow, e in una voce che s’impenna limpida sulla soglia estrema dell’infanzia. Judy Garland s’aggira inquieta nella terra di nessuno che precede l’adolescenza, finché un tornado la solleva in volo dal grigio Kansas e la trasporta oltre l’arcobaleno: lo schermo s’accende di colori e forme ai bordi dell’allucinazione, le immagini si compongono in allegorie. Un film di fondazione dell’immaginario americano: “Non ebbe gran successo all’uscita. Ci vollero vent’anni per recuperare i costi. Ma poi finì per essere trasmesso così spesso in televisione che l’America si ritrovò ipnotizzata a fissare uno strano riflesso di sé” (Peter von Bagh).