La giunta regionale ha approvato ieri, 24 gennaio, una proposta di legge che prevede la vaccinazione obbligatoria come requisito per l’iscrizione ai nidi d’infanzia, ai servizi integrativi per la prima infanzia (spazio gioco, centro per bambini e famiglie, servizio educativo domiciliare, ludoteche escluse) e alla scuola dell’infanzia (scuola materna).

La proposta, si legge nella nota stampa, “prevede non solo le vaccinazioni obbligatorie, ma anche quelle raccomandate dal Piano nazionale prevenzione vaccinale” ed è stata presentata dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, che ha commentato: “La vaccinazione è un atto di responsabilità dei genitori nei confronti dei propri figli e dell’intera comunità – sottolinea Stefania Saccardi – Vaccinare il proprio bambino vuol dire proteggerlo da tante malattie, oggi drasticamente ridotte proprio grazie ai vaccini. Ed è anche un gesto responsabile nei confronti di quei bambini che, per particolari patologie, non possono essere vaccinati e quindi sono più esposti al rischio di malattie. Negli ultimi anni anche in Toscana, come a livello nazionale, stiamo assistendo a un calo preoccupante della copertura vaccinale”.

Adesso la proposta di legge passerà in consiglio regionale per l’approvazione. “Entro 60 giorni dall’entrata in vigore, la giunta approverà specifiche linee guida e modalità attuative della legge – si legge nella nota stampa –  anche tenendo conto dei casi in cui la vaccinazione deve essere omessa o differita, per accertati pericoli concreti per la salute del bambino, in relazione a specifiche condizioni cliniche. La legge – conclude la nota – sarà senz’altro in vigore per l’inizio del prossimo anno scolastico“.

“Quella che abbiamo approvato oggi è una misura a tutela della salute pubblica di tutta la comunità – ha dichiarato il presidente Enrico Rossi – La Regione Toscana ha oggi confermato di avere un ruolo attivo per proteggere e garantire la salute di tutti non lasciando campo aperto a involuzioni pseudoscentifiche o, per citare il presidente Mattarella riguardo ai vaccini, a ‘sconsiderate affermazioni prive di fondamento'”.

Vaccini obbligatori

  • Poliomielite
  • Difterite
  • Tetano
  • Epatite B
  • Pertosse e haemophilus B (che sono nell’esavalente insieme ai 4 obbligatori)
  • Meningococco C e B
  • Pneumococco
  • Morbillo
  • Rosolia
  • Parotite
  • Varicella

 Un po’ di dati sulle vaccinazioni

L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) stima che ogni anno circa 3 milioni di persone, tra cui moltissimi bambini, siano salvati grazie ai vaccini. Tuttavia ancora oggi circa un milione e mezzo di persone perdono la vita ogni anno nel mondo per malattie potenzialmente prevenibili con un vaccino. Questo perché un bambino ogni 5 a livello globale non viene vaccinato. E se da una parte i Paesi in via di sviluppo compiono enormi sforzi per migliorare le copertura vaccinali, dall’altra, soprattutto nei Paesi più avanzati si assiste a un calo dell’adesione ai programmi vaccinali.

Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale si pone l’obiettivo di mantenere una percentuale di copertura vaccinale del 95% per tutte le vaccinazioni, perché scientificamente garantisce una adeguata protezione di comunità (la cosiddetta immunità di gregge). Questa protezione è fondamentale sia per ridurre la circolazione dei patogeni, che per proteggere quella parte di popolazione che per reali controindicazioni mediche non può effettuare alcune vaccinazioni, o che non è in grado di rispondere al vaccino con un’adeguata risposta immunitaria.

Le vaccinazioni in Toscana

“Negli ultimi tre anni – si legge nella nota –  anche in Toscana si sta assistendo a un calo che, anche se meno pronunciato di quanto accade nel resto d’Italia, porta le coperture vaccinali per tutte le vaccinazioni al di sotto della soglia del 95% (con la sola eccezione dell’antitetanica)”. Qualche esempio:

  • Per la polio nel 2012 la copertura era al 95,3%, nel 2015 è scesa al 94,9%
  • Per la difterite, 96,5% nel 2012, 94,9% nel 2015
  • Per l’epatite B, 95,1% nel 2012, 94,8% nel 2015.

La flessione interessa anche le altre vaccinazioni del calendario regionale quali varicella, parotite, rosolia, morbillo, queste ultime oggetto, tra l’altro, di uno specifico programma nazionale di eliminazione. Anche qui, qualche esempio: morbillo, 91,1% nel 2012, 88,7% nel 2015; rosolia, 91,1% nel 2012, 88,6% nel 2015.

Dammi un vaccino

Così si chiama la campagna di comunicazione per la vaccinazione in età pediatrica lanciata dalla Regione lo scorso mese di settembre. Tutte le info.