Foto: The Factory prd

“La barba non è più una moda: avere la barba, oggi, è una passione”: parola di chi barba e capelli li fa dal 1979. E’ Massimo Grazzini che insieme alla moglie Antonella porta avanti ormai da quasi 40 anni M. Ciseaux, barbiere in viale della Repubblica 127. Un vero rifugio per la bellezza maschile: oltre che farsi fare barba e capelli, da M. Ciseaux si possono trovare anche una varietà di prodotti per barbe lunghe, pennelli, modelli di rasoi per radersi, saponi, ma anche bagnoschiuma e dopobarba.

Nel 2014, grazie all’aiuto di alcuni giovani architetti, Grazzini ha ristrutturato il suo negozio, trasformandolo in un vero e proprio barber shop. Ma stiamo parlando di una moda o no? “Il culto della barba in Italia è arrivato attraverso la moda – racconta il barbiere -, è stato sicuramente un input forte. Tutti hanno provato a farsela crescere: chi, nella fascia di età tra i 30 e i 50, non la porta è perché o non ha troppi peli sul volto oppure alla sua compagna non piace. Al giorno d’oggi, chi va da un buon barbiere che gli ha fatto conoscere buoni prodotti e modi per curarsi la barba, si è innamorato della propria barba e si è appassionato a curarla”.

Un locale che ha investito per portare a Prato una vera e propria cultura della barba: “mia moglie mi ha convinto quattro anni fa a spingere in questa direzione, appassionare i clienti a prodotti che non conoscono, insegnando che utilizzare un determinato rasoio invece di quello multilama comprato al supermercato, o che dare un balsamo sulla barba fa la differenza. Questo è un investimento anche oneroso, che non tutti i professionisti sono pronti a fare”.

In un mondo di parrucchieri unisex, Grazzini ha puntato esclusivamente sull’uomo, riscuotendo, specie negli ultimi anni, un discreto successo col suo negozio. “Negli ultimi tempi si è riscoperto tutto un mondo che non arriva, in realtà, da molto lontano: basti pensare alle case dei nostri nonni dove il pennello da barba o i rasoi vecchio stile si usavano ogni giorno. Si è riscoperto soprattutto il rito di frequentare la bottega del barbiere: andarci una volta ogni due settimane, farsi accomodare la barba o il taglio, prendere un caffè, mangiare un biscotto, leggere il giornale e dire due bischerate. Un mondo che fino a qualche anno fa era scomparso”.

Da M. Ciseaux si possono trovare le più rinomate marche di prodotti che arrivano dalla cultura anglosassone e non solo, grazie a una continua ricerca che Grazzini fa con i suoi fornitori: “si parte dai prodotti per la barba lunga, come Captain Fawcett, Bersley, Pomp & co, Oak. Per la rasatura abbiamo pennelli della Kent, prodotti della Geo Trumper, vari modelli di rasoi”.

(Video: Rebecca Lena regia, Dario Niccoli musica).

Come si cura una barba? Ecco alcuni consigli di M. Ciseaux: “i passi per avere una bella barba sono pochi ma fondamentali. Prima di tutto occorre pettinarla mattina e sera con oggetti con caratteristiche particolari, come spazzole con setole di cinghiale naturali, evitando assolutamente quelle sintetiche. Poi curarla con prodotti specifici da barba, come shampoo, balsamo e olio per ammorbidirla, curare il pelo e la pelle. Ultimo, ma non per importanza, ci vuole il barbiere: se la cura quotidiana è un problema del barbuto, la barba perfetta è merito del barbiere. Non è pensabile di avere una bella barba se si frequenta troppo poco la bottega”.

Grazzini in primis ha una bella barba brizzolata che ispira fiducia in chi si vuole avvicinare a questo mondo: “l’ho fatta crescere anche io un po’ per moda, un po’ per scommessa qualche anno fa e, come succede spesso quando la fai crescere la prima volta, poi ti piace, ti piace curarla e non ti vedi più senza. Inoltre sarei come un medico senza capelli che consiglia una lozione miracolosa contro la calvizie a un paziente se non l’avessi” scherza il barbiere di M. Ciseaux.