Soldano non è “una” trattoria pratese, è “la” trattoria pratese. Per il nuovo appuntamento con “Dove si mangia stasera?“, la rubrica del fine settimana di Pratosfera parliamo di un monumento pratese al pari della statua del Datini in piazza del comune, il pulpito di Donatello o il profumo della pizzeria in via Garibaldi: un patrimonio del gusto da salvaguardare e proteggere, come un panda gigante o una tigre siberiana.

Soldano in via Pomeria o dietro al Duomo, non importa: stiamo parlando di un marchio di qualità. Personalmente, come ambiente preferisco quello vicino piazza san Marco, ma poco conta, come ho detto. E’ come andare a mangiare dalla nonna: piatti della tradizione pratese e toscana senza troppi fronzoli – dalla trippa ai fagioli -, genuini, gustosi, porzioni generose, accoglienza informale e calorosa.

Le tovaglie rigorosamente a quadretti rossi e bianchi, il menù è scritto a mano su un foglio: antipasti, primi, secondi, griglia, contorni e di volta e volta una serie di piatti del giorno.

Buono pure il vino della casa. Da assaggiare assolutamente: acquacotta, sedani ripieni, i pici al sugo di selvaggina (quale sugo non importa), tortelli, carne al tegame in umido (tipo il capriolo), ma anche fritti di coniglio e di pollo. Come contorni le semplicissime patate Soldano. La spesa è modesta, da trattoria: si cena con 25/30 euro. Il menù è quotidianamente consultabile anche sul sito della trattorial.

Se non l’avete provato almeno una volta, o non siete pratesi o non siete mai stati a Prato. Garantito.