Conclusa la stagione 2016/2017 con la soddisfazione di un sensibile aumento del pubblico (+12,2% della media presenze) e degli incassi (+ 20% della media incassi) e con un lusinghiero consenso della critica, il direttore Franco D’Ippolito ha presentato stamattina la nuova stagione 2017/2018 del Teatro Metastasio di Prato.

In questa stagione 2017/2018 lo sguardo sui grandi testi della drammaturgia di ogni tempo si intreccia con quello sulla nuova drammaturgia, attraversando diverse generazioni di artisti italiani e internazionali che sanno restituire in chiave contemporanea il senso del teatro come passione culturale.

La stagione si snoda nelle quattro sale della Fondazione con 31 spettacoli, di cui 7 sono nuove produzioni (cui si aggiungono le riprese in tournée di Un quaderno per l’inverno, Il cielo non è un fondale, La cerimonia, Danza macabra, e Non dirlo. Il Vangelo di Marco) e 24 gli spettacoli ospiti. Al Metastasio saranno 8 gli spettacoli in abbonamento (di cui 4 nuove produzioni), così come 8 saranno al Fabbricone, 4 al Fabbrichino (di cui 3 nuove produzioni).

Da sottolineare la rassegna “Piacevoli conversazioni” al Magnolfi, un progetto di conoscenza, da parte del pubblico, del lavoro artistico e del mestiere di un artista. Il Magnolfi dedica questa stagione a quattro artisti (singoli e collettivi) che presenteranno i propri spettacoli e che incontreranno il pubblico che li avrà scelti per raccontarsi e dialogare con loro del proprio mestiere d’attore, ma anche dei propri percorsi artistici, dei sogni e delle ansie della propria arte, di ciò che per un attore significa confrontarsi con il proprio pubblico. Dieci giorni per ogni artista, con spettacoli dal venerdì alla domenica e piacevoli conversazioni con il pubblico dal martedì al giovedì. Non un laboratorio, bensì la sperimentazione di un modello di formazione del pubblico che parte dalla conoscenza ravvicinata del lavoro d’attore, insieme ed oltre la visione dello spettacolo.

Come sempre la stagione 2017/2018 sarà completata da Contemporanea Festival (la XV edizione che si svolgerà dal 22 al 26 settembre 2017), dalla rassegna MET Ragazzi (da novembre 2017 a luglio 2018), e da Metjazz (febbraio 2018).

La campagna abbonamenti si aprirà il 1° luglio online e dal 5 settembre al botteghino per gli abbonamenti MET/8 e FAB/8. Tutte le info sul sito del teatro pratese.

LA PRESENTAZIONE DELLA STAGIONE

21 / 29 ottobre 2017 – Teatro Metastasio
L’apertura di stagione è affidata a Peter Stein che nel suo RICHARD II affronta il labile confine tra potere e puro arbitrio. Il ruolo del controverso sovrano shakespeariano è affidato a Maddalena Crippa. Lo spettacolo dopo Prato sarà in tournée (fino al 17 gennaio 2018) a Macerata, Pesaro, Trieste, Lugano (CH), Pistoia, Bari, Barletta, Cesena, Napoli, Roma, Padova e Pordenone. (prod. Teatro Metastasio di Prato)

9 / 12 novembre 2017 – Teatro Fabbricone
Per parlare di AMORE, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, autore e regista della pluripremiata compagnia messinese, scelgono un ambiente intimo per eccellenza come il cimitero per far incontrare due coppie là dove l’amore non ha più i confini dell’abbandono e dell’oblio perché la perdita è sublimata in un’estensione eterna di relazione memoriale. (prod. Compagnia Scimone Sframeli)

16 / 19 novembre 2017 – Teatro Metastasio
Il capolavoro pirandelliano SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE, con protagonista Eros Pagni per la regia di Luca De Fusco, presentato in chiave teatrale e cinematografica, dove gli attori sono “piccole figure reali viste ad occhio nudo” e i personaggi proiezioni di “giganti onirici”. (prod. Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Genova)

23 / 26 novembre 2017 – Teatro Fabbricone
Dopo aver ottenuto un grande successo in tutto il mondo, con un cast di grandi interpreti tra cui spicca Giulia Lazzarini, arriva in Italia EMILIA, del drammaturgo e regista argentino Claudio Tolcachir, incentrato sulla famiglia, o meglio, sull’aspetto familiare e su quanto si può generare in un nucleo di persone strettamente connesse, indagando la loro rete segreta di relazioni. (prod. Teatro di Roma – Teatro Nazionale)

1 / 17 dicembre 2017 – Teatro Fabbrichino (PRIMA NAZIONALE)
Roberto Latini dirige Valentina Banci e Fulvio Cauteruccio in QUARTETT di Heiner Müller, un testo ispirato al conturbante romanzo epistolare Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos in cui due feroci libertini, giocando come in uno specchio in continua metamorfosi, si scambiano i ruoli e impersonano le loro vittime. (prod. Teatro Metastasio di Prato)

14 / 17 dicembre 2017 – Teatro Fabbricone
Con PLAY STRINDBERG (adattamento del capolavoro di Strindberg Danza Macabra) Friedrich Dürrenmatt indaga i paradossi dei rapporti famigliari sotto le luci di un ring dove i tre protagonisti, tra cui una energica Maria Paiato, si fronteggiano in undici serratissimi round. (prod. Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia/Artisti Riuniti/Mittelfest 2016)

11 / 14 gennaio 2018 – Teatro Metastasio
Il dramma incompiuto I GIGANTI DELLA MONTAGNA di Pirandello diventa nella messinscena di Roberto Latini un’affascinante e struggente allegoria della forza dell’immaginazione dove il testo e la voce sono gli unici protagonisti all’interno di una scenografia crepuscolare e misteriosa. (prod. Fortebraccio Teatro)

12 / 21 gennaio 2018 – Teatro Magnolfi
Tindaro Granata artisticamente non ha una formazione accademica, frequenta corsi di recitazione ma il suo percorso teatrale inizia nel 2002 con Massimo Ranieri per poi proseguire in un felice sodalizio con Carmelo Rifici. Debutta in qualità di drammaturgo/regista/attore con Antropolaroid, cui seguono Invidiatemi come io ho invidiato voi, Geppetto e Geppetto (con cui vince nel 2017 il Premio UBU per la drammaturgia e il Premio Hystrio del pubblico), La locandiera.
Nel primo fine settimana sono programmati GEPPETTO E GEPPETTO (venerdì 12 e sabato 13) e ANTROPOLAROID (domenica 14), spettacoli che si invertono nel secondo fine settimana (il venerdì 19 Antropolaroid e il sabato 20 e la domenica 21 Geppetto e Geppetto). Da martedì 16 a giovedì 18 tre piacevoli conversazioni con il pubblico che ha visto o vedrà i due spettacoli che Tindaro Granata ha scelto per raccontarsi in scena.

18 / 21 gennaio 2018 – Teatro Fabbricone
La compagnia Punta Corsara, formatasi al termine del progetto Arrevuoto a Scampia, si ispira alla riscrittura burlesque di John Poole e del Don Fausto di Antonio Petito trasformando l’Amleto shakespeariano nel canovaccio HAMLET TRAVESTIE di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella, un’improbabile tragedia goffamente messa in scena da una sgangherata famiglia napoletana. (prod. 369 gradi in collaborazione con Teatro Franco Parenti)

25 / 28 gennaio 2018 – Teatro Metastasio
Con una versione contemporanea e viscerale del GIULIO CESARE di Shakespeare, il regista spagnolo Alex Rigola, Direttore della Biennale Teatro dal 2010 al 2016, riflette sui meccanismi sempre attuali che ruotano intorno all’esercizio del potere, dove il ruolo dell’imperatore è affidato a Maria Grazia Mandruzzato e la parte del nobile Marco Antonio a Michele Riondino. (prod. Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale)

30 gennaio / 4 febbraio 2018 – Teatro Fabbrichino
Uno degli artisti più talentuosi della scena contemporanea internazionale, il regista, drammaturgo e coreografo francese Pascal Rambert, affida a Paolo Musio e al suo cane il monologo L’ARTE DEL TEATRO, un’autentica dichiarazione d’amore per il teatro come parafrasi di vita e di passione, per quell’arte che, nella dimensione privilegiata del “qui e ora”, si nutre del respiro e del battito della contemporaneità. (prod. Emilia Romagna Teatro Fondazione/Triennale Teatro dell’Arte/Teatro Metastasio di Prato)

8 / 11 febbraio 2018 – Teatro Fabbricone
Nella rilettura di Vitaliano Trevisan e nell’allestimento in bilico tra dramma e commedia di Gabriele Russo, i tintinnii delle slot, la pallina che gira nella roulette, il fruscio delle carte e il rumore più assordante, quello delle pulsioni dei personaggi ossessionati dal gioco, popolano la spirale fatta di azzardo, passioni e compulsioni de IL GIOCATORE di Dostoevskij. (prod. Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini/Teatro Stabile di Catania)

9 / 18 febbraio 2018 – Teatro Magnolfi
Saverio La Ruina è fondatore della compagnia Scena Verticale e direttore artistico del festival Primavera dei Teatri di Castrovillari. Autore, regista e interprete calabrese, nel 2007 vince con Dissonorata. Un delitto d’onore in Calabria due Premi UBU (Migliore attore italiano e Migliore testo italiano), con La Borto nel 2010 il Premio UBU (Migliore testo italiano) e il Premio Hystrio, con Italianesi nel 2012 ancora un Premio UBU (Miglior attore italiano), con Polvere. Dialogo tra uomo e donna nel 2015 due Premi Enriquez (per la drammaturgia e come miglior attore).
Il primo fine settimana è dedicato all’ultima produzione, che ha debuttato al Piccolo di Milano, MASCULU E FÌAMMINA (da venerdì 9 a domenica 11). Da martedì 13 a giovedì 15 tre piacevoli conversazioni con il pubblico che ha visto o vedrà i quattro spettacoli che Saverio La Ruina ha scelto per raccontarsi in scena. Nel secondo fine settimana saranno tre gli spettacoli programmati, quasi a riepilogare l’intero percorso artistico: DISSONORATA. Un delitto d’onore in Calabria (venerdì 16), LA BORTO (sabato 17) e POLVERE. Dialogo tra uomo e donna (domenica 18).
In MASCULU E FÌAMMINA si sgrana delicatamente un tipico confessarsi del sud impersonando un uomo che si confida con la madre defunta rivelandole la propria omosessualità. (prod. Scena Verticale)
DISSONORATA. Un delitto d’onore in Calabria è la storia di un amore rubato a una giovane donna del sud che diviene metafora della Calabria martoriata nel cuore e nell’anima dalla violenza della disoccupazione, della mafia, della povertà e dell’ignoranza (prod. Scena Verticale)
Con toni ironici, realistici e visionari, ne LA BORTO si racconta l’universo femminile di un paese del meridione, la storia di una donna e del suo aborto in una società dominata dall’atteggiamento e dallo sguardo maschili. (prod. Scena Verticale) POLVERE è un dialogo tra uomo e donna che completa l’analisi sulla figura femminile come vittima sacrificale dell’uomo. Lo spettacolo affronta con il piglio dell’indagine psicologica il tema della violenza di genere: botte, stupri e omicidi sono la parte più fisica del fenomeno; ma c’è un prima, immateriale e impalpabile come la polvere, che avvolge la donna, ne mina le certezze, la forza, il coraggio, il sorriso e la capacità di sognare, una polvere fatta di parole che umiliano e feriscono, piccoli sgarbi, riconoscimenti mancati, affetto sbrigativo e brusco. (prod. Scena Verticale)

13 / 18 febbraio 2018 – Teatro Metastasio (PRIMA NAZIONALE)
Valerio Binasco raccoglie in NIGHT BAR tre pezzi brevi di Harold Pinter – Il calapranzi, Tess e L’ultimo ad andarsene – ambientati in un bar di periferia, il primo, in un bar in disuso il secondo ed in un bar-night il terzo, per inscenare l’assurdo dell’esistenza attraverso la voce di tre personaggi notturni (interpretati da Nicola Pannelli, Sergio Romano e Arianna Scommegna) che sembrano malinconici clown senza naso rosso. (prod. Teatro Metastasio di Prato/Teatro Stabile di Genova)

22 / 25 febbraio 2018
In L’ALLEGRA VEDOVA, diretta da Bruno Stori e accompagnata da un prezioso quartetto strumentale, nella doppia veste di narratrice e cantante, Maddalena Crippa racconta la storia e interpreta le canzoni della famosa operetta di Lehár, evocando con leggerezza e divertimento le atmosfere dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini. (prod. Parmaconcerti/Compagnia Umberto Orsini)

27 febbraio / 4 marzo 2018 – Teatro Fabbrichino
Ottant’anni dopo il trionfo della parodia di Nizza e Morbelli, I Sacchi di Sabbia ambientano I 2 MOSCHETTIERI ovvero I 4 moschettieri in America, a seguire comica finale negli anni ’30, tra gangster, pupe e sparatorie, dove gli eroi di Dumas intrecciano le loro avventure con quelle di Verne e col cinema di Billy Wilder. Il racconto si dipana tra la metamorfosi in rima delle parti narrative, l’incanto dei libri pop-up e della graphic novel, le parti cantate e le visioni evocate dalle ombre cinesi. (prod. Associazione Teatrale Pistoiese/I Sacchi di Sabbia)

15 / 18 marzo 2018 – Teatro Fabbricone
Konstantin Bogomolov, regista protagonista della scena russa, presenta un riadattamento del capolavoro dostoevskijano DELITTO E CASTIGO riconducendolo alla nostra più bruciante contemporaneità senza riscriverne il testo originale. (prod. Emilia Romagna Teatro Fondazione)

16 / 25 marzo 2018 – Teatro Magnolfi
La compagnia teatrale GLI OMINI (Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini, Giulia Zacchini) costruisce i propri spettacoli attraverso settimane d’indagine territoriale e interviste, creando eventi unici. Dopo CRisiKo!, debutta Gabbato Lo Santo cui seguono 7Novembre2008, Tappa, L’Asta del Santo, L’uovo e il pelo e Io non sono lei, poi nel 2014 La famiglia Campione fino al Progetto T, progetto triennale che punta al rilancio della Ferrovia Porrettana, da cui nascono nel 2015 Ci scusiamo per il disagio, nel 2016 La corsa speciale e nel 2017 Controllori. Insieme al drammaturgo Armando Pirozzi scrivono Più carati. Nel 2014 ricevono il Premio Enriquez per la ricerca drammaturgica e l’impegno civile e nel 2015 vincono il Premio Rete Critica come miglior compagnia dell’anno.
Il primo fine settimana saranno presentati LA FAMIGLIA CAMPIONE (venerdì 16 e sabato 17) e PIÙ CARATI (domenica 18), che sarà riproposto nel secondo fine settimana (venerdì 23) insieme alla nuova produzione CONTROLLORI (sabato 24 e domenica 25). Da martedì 20 a giovedì 22 tre piacevoli conversazioni con il pubblico che ha visto o vedrà i tre spettacoli che Gli Omini hanno scelto per raccontarsi in scena.
LA FAMIGLIA CAMPIONE porta in scena dieci personaggi che assumono i modi, le parole, le storie di centinaia di persone conosciute per strada, nella rappresentazione di una famiglia allargata che mette a confronto tre generazioni: nonni che aspettano di morire, genitori che sono sempre troppi, e figli che continuano a girare a vuoto. (prod. Gli Omini)
PIÙ CARATI racconta la storia di tre amici quarantenni che trovano un mucchio di soldi per terra. Questa avventura, apparentemente fortunata, genera uno scontro grottesco tra la generazione dei giovani, paralizzata dall’impossibilità e dall’incapacità di scegliere, e la generazione dei vecchi ricchi, congelata in un passato in cui non hanno avuto mai bisogno di scegliere. (prod. Gli Omini/Associazione Teatrale Pistoiese) CONTROLLORI è il terzo spettacolo del Progetto T, ispirato alle sue quindici fermate sulla strada ferrata da Porretta a Bologna. Quindici piccoli mondi visti dal finestrino. (prod. Emilia Romagna Teatro Fondazione/Associazione Teatrale Pistoiese)

22 / 25 marzo 2018 – Teatro Metastasio
Carmelo Rifici porta in scena IFIGENIA, LIBERATA, un dramma in cui i testi di Euripide si mescolano a quelli dell’Antico e Nuovo Testamento, di Omero, Eschilo, Sofocle, Nietzsche, Fornari e Girard, per fornire storie e riflessioni sulla violenza dell’uomo come realtà inestirpabile e mistero senza fine. (prod. LuganoInScena)

27 / 30 marzo 2018 – Teatro Fabbrichino (PRIMA ASSOLUTA)
Livia Gionfrida trae spunto da memorie individuali e collettive legate all’immaginario religioso, alla Passione di Cristo e alla storia di Pinocchio per GIOIA. Via crucis per simulacri, una singolare via crucis dove la vita di una madre e di un figlio si mescolano ai fatti di cronaca e a interviste raccolte in carcere. (prod. Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Teatro Metropopolare)

4 / 8 aprile 2018 – Teatro Metastasio
In occasione del cinquantenario dalla morte di Don Lorenzo Milani, VANGELO SECONDO LORENZO, scritto da Leo Muscato (che cura anche la regia) e Laura Perini, è un viaggio nel mondo del Priore di Barbiana che prova a divulgare la preziosa rarità d’un pensiero vibrante e radicale ripercorrendo le stagioni della sua breve vita e del suo apostolato sacerdotale (prod. Elsinor/Arca Azzurra/Teatro Metastasio di Prato/Istituto Dramma Popolare di San Miniato)

12 / 15 aprile 2018 – Teatro Fabbricone
Roberto Trifirò è il protagonista di uno dei capolavori di Molière IL MISANTROPO che la regista Monica Conti rilegge per mettere in evidenza e in ridicolo le dinamiche dell’adulazione, dell’ipocrisia, del doppiogiochismo, facendone emergere nella musicalità e nel ritmo dei dialoghi (prod. Elsinor Centro di Produzione Teatrale)

17 / 22 aprile 2018 – Teatro Metastasio PRIMA ASSOLUTA
Dopo il poetico e intimo Un quaderno per l’inverno, il regista Massimiliano Civica e l’autore Armando Pirozzi firmano BELVE, una farsa che racconta una delirante cena tra due coppie, tra frutti di mare avvelenati, strane macchinazioni e improbabili convitati. Una storia che ribalta di continuo il folle gioco del dominio che ogni personaggio stabilisce sull’altro, ovvero una riflessione sul denaro e sul potere allegramente prossima all’incubo e alla follia. (prod. Teatro Metastasio di Prato)

27 aprile / 6 maggio 2018 – Teatro Magnolfi
Sandro Lombardi è considerato uno degli artisti più carismatici e poliedrici del panorama teatrale italiano e da molti il più grande attore della sua generazione, critici e ammiratori lo hanno paragonato a Louis Jouvet, Sergio Tofano, Jean-Louis Barrault, Totò, Mischa Auer, Edoardo De Filippo, Eleonora Duse, Ciccio Ingrassia, Vittorio De Sica, Romolo Valli. Il suo romanzo di formazione, Gli anni felici. Realtà e memoria nel lavoro dell’attore (Garzanti, 2004) racconta la sua progressiva scoperta del teatro, ma anche di musica, pittura, poesia. Fondamentale è l’incontro con Federico Tiezzi perché, sotto la sua guida, inizia a fare teatro. Di questa prima fase si ricordano spettacoli su testi di Jacopone da Todi, Anna Frank, Allen Ginsberg, Bob Dylan, Federico Garcia Lorca, Pier Paolo Pasolini, Thomas S. Eliot, Bertolt Brecht. Sempre diretto da Federico Tiezzi, Sandro Lombardi partecipa in questi anni a molti spettacoli, fra i quali Vedute di Porto Said, Punto di rottura, Crollo nervoso. La compagnia Lombardi-Tiezzi affida a Sandro Genet a Tangeri, Ritratto dell’attore da giovane, Vita immaginaria di Paolo Uccello, Hamletmachine.
Al Metastasio dal 1989 al 1991 si realizza il progetto Divina Commedia (Commedia dell’Inferno, Il Purgatorio, Il Paradiso). Seguono, fra gli altri, l’Adelchi, Edipus, Porcile, Nella giungla delle città, L’illusion comique, Cleopatràs, L’apparenza inganna, L’Ambleto, Antigone di Sofocle, Gli Uccelli, I giganti della montagna, Erodiàs, Passaggio in India, L’uomo dal fiore in bocca, I promessi sposi alla prova, La morsa, Un amore di Swann. Concludere con Sandro Lombardi questo primo ciclo di piacevoli conversazioni rafforza la convinzione che l’esperienza teatrale del pubblico si fa ‘attraverso’ le generazioni d’artisti, rinnovando continuamente l’invenzione unica di uno spettacolo, di un mestiere.
Il primo fine settimana è dedicato a IL RITORNO DI CASANOVA (da venerdì 27 a domenica 29); il secondo a TRE LAI. Cleopatràs-Erodiàs-Mater Strangosciàs (da venerdì 4 a domenica 6). Mercoledì 2 e giovedì 3 due piacevoli conversazioni con il pubblico che ha visto o vedrà i due spettacoli che Sandro Lombardi ha scelto per raccontarsi in scena.
IL RITORNO DI CASANOVA è uno dei capolavori narrativi di Arthur Schnitzler. L’avventuriero veneziano, ormai giunto a 53 anni, stanco di avventure erotiche e nauseato dal suo passato, vuole solo tornare a Venezia ma, proprio quando sembra che il suo sogno stia per realizzarsi, un vecchio amico lo trascina in una sua casa di campagna, dove Casanova incontra la giovane Marcolina, che riaccende il suo desiderio Lo sguardo che la donna gli rivolge, freddo e indifferente, lo getta però nella disperazione: si sente vecchio e ormai incapace di esercitare fascino. L’amaro sapore della sconfitta lo spinge a un estremo quanto folle tentativo: si sostituisce con l’inganno all’amante di lei, così che avrà l’amore desiderato della bella ma, dopo un sogno misterioso, al risveglio, la situazione precipita… (prod. Compagnia Lombardi-Tiezzi)
TRE LAI. Cleopatràs-Erodiàs-Mater Strangosciàs costituiscono l’estremo capolavoro di Giovanni Testori che, sulla soglia della morte, aveva mascherato dietro le sagome di tre eroine dell’antichità il suo canto alla vita, talmente autobiografico da giustificare la scelta di affidarlo all’interpretazione di un uomo. I Tre lai sono tre lamenti funebri, ma al centro di questa ‘strampalata opera’ non è la morte a porsi come tema principale, bensì l’amore, quello ricambiato, goduto e assaporato da Cleopatra, quello del desiderio insoddisfatto, inappagato e frustrato di Erodiade e quello che si consuma nel dono di sé, nell’incondizionato darsi senza chiedere niente in cambio di Maria di Nazareth. (prod. Compagnia Lombardi-Tiezzi)