Coalescenza. Dal latino “coalescere”, unirsi insieme. In fisica, il fenomeno per cui le goccioline più piccole d’un liquido disperse in un altro liquido non miscibile (per es., goccioline di olio in acqua) tendono a unirsi alle più grandi, fornendo quindi aggregati di maggiori dimensioni. (Treccani)

“Linguaggi Coalescenti – Ithaka Won’t Fool Ya!” è il nome della collettiva a cura di Valeria D’Ambrosio in mostra negli spazi di BBS-pro in via del Carmine da sabato 14 ottobre e fino al 22 dicembre.

Alla ricerca della “definizione di una lingua nuova che non sia solo verbale, teorica e astratta ma gestuale e segnica, infinitamente più complessa, perché più completa nella sua rappresentazione della realtà”, “Linguaggi Coalescenti” porta a Prato le opere di Antonio Barbieri (Milano, 1985), Gennaro Branca (Salerno, 1979), Vincenzo Frattini  (Salerno, 1978), Luca Mauceri (Firenze, 1981), Marco Rossetti (Napoli, 1987), Mia D. Suppiej (Arzignano – VI, 1988) e Viviana Valla (Voghera – PV, 1986).

“Le opere esposte in mostra testimoniano infatti – continua la presentazione – di una coalescenza di segni, formati e supporti, nel tentativo di mettere in atto una possibile risoluzione […] con un approccio contemporaneo”.

Inaugurazione sabato 14 ottobre alle 18,30. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Il sabato su appuntamento. Info: [email protected]

La curatrice Valeria D’Ambrosio è storica dell’arte specializzata in arte contemporanea e cinema sperimentale. Attualmente insegna Art & Society presso il Siena Art Institute, corso rivolto a giovani artisti internazionali per la produzione di progetti legati alla valorizzazione del patrimonio culturale toscano attraverso i linguaggi del contemporaneo.

 

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