I residenti del centro storico si mobilitano contro il degrado. Non solo i commercianti di via del Serraglio o, soprattutto, gli abitanti di via Pier Cironi, che in questi giorni è stata strappata ai tossici dalle iniziative di residenti e associazioni. Anche quelli di via Santa Trinita, dopo i recenti atti di vandalismo, hanno deciso di mettersi in moto e trovare soluzioni ad un sillogismo che sembra micidiale dentro le mura del centro storico: dove non c’è vita, c’è malavita, degrado, vandalismo.

Stasera s’incontreranno in via Silvestri (21,15), accanto alla parrocchia di Santo Spirito, per “Immaginiamo via Santa Trinita“: residenti, commercianti della zona e chiunque abbia a cuore la zona compresa tra piazza San Francesco e porta Santa Trinita.

“Non vogliamo formare un comitato, non miriamo ad una raccolta firme di protesta: vogliamo fare qualcosa di concreto e soprattutto di nuovo – spiega Giacomo Sbolgi, che insieme a Francesco Querci ha pensato e organizzato la serata – Ci incontriamo appunto per immaginare una nuova via Santa Trinita e un modo per renderla più viva, perché come anche l’esperienza di via Pier Cironi sta dimostrando, l’unico modo per combattere degrado e delinquenza è riempire le strade, fare qualcosa che rimanga. Non sappiamo cosa ne verrà fuori – conclude – le idee sono tante, magari un consorzio”.

Dopo i cinque parabrezza infranti trovati domenica mattina, i residenti della zona hanno deciso che non è era più possibile aspettare. Sbolgi cita il presidente Kennedy: “Non vi chiedete cosa il vostro Paese possa fare per voi, chiedetevi cosa potete fare voi per il Paese”.

In via Santa Trinita hanno deciso di rimboccarsi le maniche e provare a fare da soli. Perché, alla fine, dieci immaginazioni funzionano meglio di una sola.

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