Schermata 2013-07-11 a 17.35.19Recuperiamo il Serraglio: partirà a breve il progetto promosso dall’associazione pratese Recuperiamoci! che vedrà nascere all’interno del piazzale del parcheggio della stazione pratese, luogo ad alta densità di degrado, con presenza costante di tossicodipendenti, uno spazio sociale, ricco di iniziative, di musica, cinema e cucina. A proporlo è l’associazione che, assieme ai residenti, aveva promosso “Occupy via Cironi”, che nelle scorse settimane ha riscosso grande successo in un’altra zona rossa del degrado urbano pratese. “Il progetto è stato accolto dal Comune – afferma Paolo Massenzi di Recuperiamoci! – e sarà un’operazione di recupero simile a quella di Via Cironi: tutte le sere fino a fine agosto creeremo occasioni di ritrovo per i cittadini, all’interno del piazzale del Serraglio. Vorremo che questa diventasse un esempio d’impresa sociale”. Nel frattempo si svolgono i sopralluoghi per l’organizzazione: le risorse sono poche, ma tante le aspettative “recupereremo lo schermo del Cristal ed installeremo dieci file che adesso sono in quel cinema, oltre ad un piccolo palco dove fare della musica, stand gastronomici e divani dove poter passare le serate”. Che sia una ricetta consolidata? “L’amministrazione – afferma Massenzi – si è dimostrata soddisfatta del nostro progetto, anche perché non richiede troppe risorse, l’Asm ha iniziato i lavori di pulizia del piazzale, che fino a qualche giorno fa era infrequentabile dal puzzo di urina che c’era. Ovviamente di pari passo non vogliamo abbandonare tutto quello che è nato in Via Cironi: stiamo utilizzando un fondo per proseguire le nostre iniziative e vogliamo trasformarlo in un vero e proprio eco villaggio cittadino, un sorta di centro artigiano culturale. Stiamo discutendo con l’Amministrazione affinché questo spazio possa diventare un luogo pubblico, di proprietà comunale: uno spazio che potrebbe anche portare un po’ di lavoro a qualche disoccupato della città, con i vari progetti che abbiamo in mente con l’associazione”.

Mentre parliamo con Massenzi all’interno del piazzale del Serraglio, una coppia di ragazzi, in evidente stato d’alterazione, dal piazzale si dirige dentro al parcheggio, molto
probabilmente per un’altra dose. “La gente non sa che la maggior parte dei tossici qui è pratese e che invece ci sono tantissimi ragazzi di colore incensurati e regolari che stanno qui per passare il pomeriggio. Il problema del degrado, della diffusione dell’eroina e di altre droghe chimiche non è quindi determinante da un colore della pelle e non c’è una ricetta scritta a tavolino per far sì che questo problema venga debellato”. Massenzi conosce la zona: quotidianamente passa qualche ora all’interno del piazzale, sia di giorno che di notte, per conoscere chi frequenta il posto “mai una volta che mi abbia fermato una pattuglia per chiedermi un documento o identificarmi in qualunque modo: prova evidente che non è questa la soluzione al problema”.
Un progetto che non ha colori. “Io sono daltonico nel vero senso della parola: non vedo i colori politici di chi collabora con noi. Che sia Roberto Cenni, Aldo Milone, esponenti dell’Italia dei Valori, comuni cittadini: chi appoggia il progetto e lo abbraccia nella sua interezza senza apportare modifiche di tipo politico o propagandistico è benvenuto. Ci interessa fare cose per la città e cercare di rimanere indipendenti anche da un punto di vista economico, senza sventolare bandiere”.

Massenzi, ripensando all’esperienza di Via Cironi, si toglie qualche sassolino dalla scarpa riguardo alle ultime affermazioni del presidente della circoscrizione centro Massimo Taiti “la Circoscrizione, per via Cironi, non ha fatto nulla se non stampare qualche migliaio di volantini promozionali dell’iniziativa. Le iniziative sono nate e promosse dai semplici cittadini, e Taiti non ha messo a disposizione nessuna risorsa per l’organizzazione” e ancora sulla proposta di far passare il Corteggio Storico da quella via “è uno spot pubblicitario, e sappiamo tutti cosa rimane dopo uno spot pubblicitario alle persone”. E sull’iniziativa di settimana scorsa nei giardini di Sant’Orsola commenta “Gli organizzatori sono sostanzialmente un comitato elettorale di una determinata parte politica, e quindi non voglio averci molto a che fare”.

Il piazzale del Serraglio come centro d’integrazione. “L’integrazione oltre ad essere bella è una cosa indispensabile per questa città se non si vuol morire in malo modo. E’ venti anni che abito in questa città che mi aveva fatto innamorare di lei per l’idea che col recupero degli stracci si era fatta ricca. Ora questo dna tipico pratese si è atrofizzato, e questo è dovuto anche dal fatto che c’è un’assenza di una cittadinanza serena, ma incalzante su tutte le questioni sociali e d’integrazione. Qui io farò lavorare anche tutti gli abituali frequentatori di questo posto: metterò a disposizione una cucina, a chi lavora con noi sarà offerto un pasto, sicuramente”.

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