Alessio Beltrame la settimana scorsa ha lanciato la campagna di partecipazione per dare vita all’agenda digitale di Prato. Si parla seriamente di innovazione per l’intero territorio pratese.

“Certo. Io sogno una città sempre connessa, che non significa connessa solo a internet, benchè di questi tempi sia un fattore imprenscindibile per la crescita di una paese o di una città, ma una città sempre connessa anche al suo interno. Dove le persone sfruttino la tecnologia per vivere meglio, dove le aziende sappiamo dialogare tra loro e con il resto del mondo, e dove la pubblica amministrazione, grazie proprio all’uso di strumenti sempre nuovi, sappia individuare le esigenze dei cittadini e quindi attivarsi per soddisfarle. Perché adesso, e non me lo invento certo io, ci sono gli strumenti adeguati per conoscere il presente in tempo reale e conoscendo il presente possiamo contribuire a disegnare un futuro migliore per tutti. Per questo il processo di creazione dell’agenda digitale pratese (@SmartPrato) deve coinvolgere quante più persone possibile: perchè l’innovazione tecnologica serve a tutti ed è l’unico modo per proiettare Prato nel futuro, per farle fare davvero un passo in avanti. Presto lanceremo un portale dove ogni pratese potrà inserire le proprie idee. Ogni idea verrà presa in considerazione e soppesata come merita”. Guarda la presentazione dell’agenda digitale di Prato.

Siamo sempre a questo punto, a Prato che non riesce a guardare avanti e a liberarsi della sua veste di cardato?

“Il nostro compito è quello di lasciare ai nostri figli le stesse opportunità che i nostri padri hanno lasciato a noi. Quindi sì, dobbiamo smettere di guardarci indietro e pensare concretamente a come entrare nel futuro. Una prima risposta è investire nell’innovazione tecnologica con un piano di azioni concrete e a 360 gradi, senza fare a gara a chi fa le cose per primo o meglio dell’altro. Anche perché i benefici ricadranno su tutta la città (Smart Cities). Per la prima volta nella storia la parola “sviluppo” va a braccetto con “sostenibile” e non possiamo perdere questa occasione”.

Ci faccia qualche esempio, per favore.

“Gli esempi sono tanti. Pensiamo al nostro settore di riferimento, quello tessile. Investire e innovare sul fronte dell’energia significa al giorno d’oggi abbassare molto il costo dell’intero processo manifatturiero. Mi sembra una cosa da tenere a mente. E poi la mobilità: l’obbiettivo principale è quello di portare sempre più gente sui mezzi pubblici e per farlo la tecnologia può venirci in aiuto. Sia per offrire un servizio sempre più efficiente, sia per rispondere in modo adeguato alle esigenze dei singoli. L’idea, per esempio, di pagare il biglietto con lo smartphone oppure di conoscere in tempo reale quanto manca all’arrivo dell’autobus mi sembrano cose piccole ma utili a tutti, capaci cioè di rendere migliore la vita di coloro che utilizzano i mezzi pubblici. E non è finita qui”.

Prego.

“Lo diamo per scontato forse, ma portare la fibra ottica in ogni zona del nostro territorio significa molto: significa aprire la Provincia di Prato al resto del mondo e a infinite opportunità, sia economiche che occupazionali. Perché non c’è studio in materia che non dica due cose: che in questo periodo storico internet moltiplica l’occupazione e la ricchezza, e che l’Italia è in fondo a tutte le classifiche in questo settore. Comunque per finire, la faccio breve, innovazione a Prato nel 2013 non può non significare prendere in considerazione in modo diverso il nostro territorio. Sto parlando anche di urbanistica e della reale possibilità di cambiare fisicamente la città. Il patrimonio immobiliare pratese è sterminato, e una politica oculata, che rifiuti cioè un ulteriore consumo di suolo e che punti, finalmente, alla riqualificazione tecnologica ed energetica dell’esistente, potrebbe davvero rappresentare una grande fonte di ricchezza per la nostra città”.

Insomma, sembra che la strada sia una e una solamente.

“Non lo dico mica io. In tutta Europa, città grandi e piccole stanno rincorrendo l’innovazione tecnologica perché rappresenta un fattore di crescita. E quindi Prato, che è stata a lungo terra di opportunità per centinaia di migliaia di persone, può tornare ad esserlo solo se diventa una città all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Proprio com’è nelle sue corde”.

BeltrameAlessio Beltrame, 41 anni il mese prossimo, ha una laurea in Scienze dell’Informazione e di professione fa l’informatico. Androidiano convinto, preferisce Twitter (@beltra72) a Facebook. Ieri ha presentato in consiglio Open Bilancio, portale dove i pratesi potranno conoscere in dettaglio i capitoli di spesa della Provincia. “Non si tratta solo di trasparenza ma anche di organizzare in un unico luogo dati e informazioni utili a cittadini e alle imprese, così come vuole la filosofia degli open data“, ha spiegato.