Sì, la fuga degli alberi. In direzione dell’amore e pure gli alberi che scivolando al limite delle praterie, erano portati via da qualcosa più forte di loro. E lei era laggiù in fondo, dietro l’ultimissimo sipario di alberi anzi molto più in là, probabilmente stava dormendo con la testa sprofondata nel cuscino, fra lista e lista delle tapparelle la luce del giorno nuovo penetrava nella stanza illuminando la massa dei suoi capelli neri, immota. Sola? Tutto ciò che ci affascina nel mondo inanimato si carica di significato umano perché, senza che noi lo sospettiamo, contiene un presentimento d’amore. Che interesse avrebbe una scogliera, una foresta, un rudere se non vi fosse implicata una attesa? E attesa di che se non di lei, della creatura che ci potrebbe fare felici? Che senso avrebbe la valle romantica tutta rupi e scorci misteriosi se il pensiero non potesse condurci lei in una passeggiata del tramonto tra flebili richiami di uccelli? E l’angolo del borgo fiammingo che ci potrebbe importare o il caffè del “boulevard” o il “suk” di Damasco se non si potesse supporre che anche lei un giorno vi passerà, impigliandovi un lembo di vita?

Un Amore, Dino Buzzati

Anche a Prato un omaggio all’autore italiano. Domenica prossima, 20 ottobre, allo spazio The Loom (via Cortesi 20, ore 21,30, ingresso 10 euro) la compagnia teatrale pratese Teatro Bo porterà in scena un radiodramma, dal vivo, liberamente ispirato da “Un Amore” di Buzzati, realizzato l’anno scorso con la collaborazione di Radio Spin. Ecco l’intervista rilasciata dagli autori alla radio universitaria pratese.

Presentazione “Un radiodramma liberamente tratto da Un amore di Dino Buzzati” by Radio Spin on Mixcloud