E’ stato lanciato il bando per trovare il nuovo direttore del museo Pecci di Prato. Leggendo  le competenze richieste sembrerebbe proprio che il centro d’arte contemporanea pratese stia cercando un supereroe.
Perché ci vuole un supereroe? Presto detto. Il nuovo responsabile del museo dovrà ricoprire oltre alla mansione di direttore artistico, anche quella di direttore organizzativo. Il direttore che si troverà ad organizzare tutta la programmazione del museo dall’inaugurazione del nuovo Pecci, ma dovrà anche avere competenze specifiche in marketing, oltre che conoscere a mena dito l’arte contemporanea e moderna.
Le competenze. Il nuovo direttore dovrà proporre un programma artistico, culturale ed espositivo per aumentare la portata della collezione e la divulgazione della conoscenza artistica, dovrà gestire la programmazione, progettare e realizzare le politiche di pubbliche relazioni, comunicazione e di marketing  del Centro Pecci e dovrà reperire le risorse ed una progettazione di meccanismi di sponsorship.
Detto questo, non sappiamo, ad esempio, in Italia quante persone siano in grado di garantire al meglio tutte queste mansioni: non bisogna essere esperti in materia per capire che se una persona è in grado di curare la parte artistica di una struttura così grande, non è detto (anzi, forse è un po’ improbabile) che sappia curare la parte amministrativa/dirigenziale di quest’ultima.
Il compenso. Al nuovo direttore verrà dato annualmente 80 mila euro. Che detta così sembra una cifra esorbitante: bisogna pensare però che, togliendo le tasse, in tasca al nuovo responsabile museale andranno la metà di quei soldi, che porterebbe, mensilmente ad avere un compenso poco più superiore ai 3.500 euro, per ricoprire tutte le mansioni sopraelencate.
Riponiamo quindi la domanda: esistono personaggi in Italia (o anche al di fuori, dato che il bando è internazionale) pronti a prendersi questa responsabilità (o “patata bollente”, visto il valore, l’importanza della struttura e il dibattito che in continuazione c’è dietro)?
Il bando scade il 2 del prossimo dicembre, staremo a vedere. Intanto, si mormora, siano già partite le verifiche per constatare se all’interno della struttura museale ci sia la presenza di kriptonite.

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