daniele_nuti_cartello
Foto Daniele Nuti

“Prato, abbiamo un problema” e quel problema è d’ortografia. Ma non solo.

Dopo l’ennesimo svarione ortografico comparso sui cartelli stradali che da iersera annunciano la chiusura di alcune strade del centro per una manifestazione contro la violenza “delle” donne, i pratesi forse cominciano a chiedersi chi siano gli autori di questi cartelli.

Anche perché, dopo l’amara risata di rito, quella che sarebbe una curiosità da paesino comincia a suscitare qualche riflessione un poco più complessa.

miniastro-facebook
Foto Facebook

Per esempio. Capita che un giorno, in occasione della visita di un’importante figura del Governo, compaia nel centro di un cittadina un cartello in cui si annuncia la chiusura di una piazza per la visita di un certo “miniastro“. Risate generali. Vabbè, un refuso ci può stare. E c’è chi, piegandosi in due dalle risate, è andato in giro a incensare l’autore del cartello per lo scherzo ben riuscito.

L’episodio del “miniastro” ha però avuto una conseguenza ben precisa: ha stimolato l’interesse dei pratesi per l’ortografia. E qui casca l’asino. In tutti i sensi.

Poco dopo, e in ordine sparso, cominciano infatti a piovere segnalazioni di errori più o meno da matita rossa sui cartelli mobili che il Comune o chi per lui posiziona qua e là alla bisogna. Un bel caso è quello dell'”innaugurazione” dell’ospedale nuovo.

errore-cartello-nuovo-ospedale-ndp
Foto Notizie di Prato

E le cose cominciano a farsi davvero serie quando le segnalazioni riguardano cartelli stradali permanenti, visibili a tutti coloro che percorrono le strade di Prato.

Il centro di “scenze” naturali

cartellone-sbagliato_ndp_ritaglio
Foto Notizie di Prato

“Galcieti”

cartello-stradale-sbagliato_twitter_ritaglio
Foto Notizie di Prato

Quindi, appurato che sì, i problemi con l’ortografia sono ben radicati a Prato e chissà da quanto tempo, ci vengono in mente un paio di cose.

1) Possibile che nessuno si sia reso conto che piccole cose come questa, sommate le une alle altre, finiscono alla distanza per diventare un danno all’immagine di un’intera città, visto che ogni volta finiscono sui giornali?

2) Vada per lo svarione casuale: può succedere, abbiamo detto. Ma possibile che nessuno si sia interessato alla faccenda e abbia cercato di intervenire in qualche modo una volta accortosi della sistematicità degli errori?

Misteri che rimarranno senza rispotta?