musica 2013

19. Burnout – “Prato I Love You”

Hanno fatto scalpore, finendo su tutti i giornali locali, con la parodia della ronda militare che garantisce ai pratesi del centro storico la sicurezza quotidiana. Siamo dalle parti del rock classico, anche nel cantato vagamente ispirato al Pelù prima maniera, e della denuncia, autoironica, di un certo disagio giovanile.

18. Monoki Scomposer – “Fairytales 4teens”

Elettronica pura. Dai mille colori, sentimenti e sfaccettature, creati e mescolati da un solo essere umano. Monoki sComposer, scompone (appunto) la materia e la rende fluida, raffinata all’orecchio.

17. Porto Flamingo – “Lamoresiste”

A tre anni dal precedente, arriva il quarto album di uno dei gruppi più celebri del territorio pratese: i Portoflamingo. Un disco nuovo, con atmosfere e suoni nuovi. Si canta dell’uomo immerso nel suo sempre più precario quotidiano, che si rifugia e crede ancora oggi nell’amore.

Sito

16. Kenny muore sempre – “Kenny Muore Sempre”

Giovanissimi, 20 anni di media. Questo anno sono stati selezionati pure per le eliminatorie del Rock Contest di Controradio. Una formazione minimal per un punk in italiano sporco, aggressivo e ribelle. Nei pezzi contenuti nel primo ep della band ci sono richiami ai primi lavori dei Tre Allegri ragazzi morti e di Federico Fiumani, per non citare i mai banali Nirvana o Ramones.

Bandcamp

15. Tutte le cose inutili – Preghiere Underground

Dopo “E Forse Ne Faccio Due” (2012), il giovane duo pratese ha pubblicato quest’anno “Preghiere Underground”: un libro accompagnato da un disco che mescola in modo indissolubile musica e poesia, reading e performance musicale. Sessanta date nel 2013. Pratesi che hanno qualcosa da dire.

Bandcamp

14. La zattera della medusa – “Profezie e Simboli”

Oggetto musicale non identificato, dai testi pieni di riferimenti colti e dalle composizioni ammalianti e complesse. Un disco d’atmosfera che piacerà a chi dalla musica s’aspetta qualcosa di più della descrizione di un’amore. Merita.

13. Nausea Or Questra – “Tenia”

Gli ex Nausea hanno arricchito oltre al nome della band anche la line-up ed hanno costituito una nuova stoner band e lanciato il loro disco “Tenia” a gennaio scorso. Hanno già in ponte un nuovo disco che presenteranno a gennaio, all’interno del quale si aggiungerà alla band, oltre al trio iniziale, anche il violoncello di Eleonora Piqué (già ospite nel disco precedente). Genere del disco “Tenia”? Puro Stoner Rock.

12. Tanz – “Terracarne”

La provocazione fatta musica. In “Terracarne” non c’è un passaggio riconducibile alla forma canzone come la intendono i più, tra ritmi sincopati, effettoni e vocalizzi in cerca di una propria identità. I “Tanz”, che in tedesco significa “danza”, hanno insomma dichiarato guerra agli stereotipi musicali e per il momento stanno vincendo. Ascoltate “Barbaralbar” o la stessa “Tanz”.

Bandcamp

11. Giochi per Bambini – “Cerco soltanto di non lavorare più”

Un nuovo cantautore, anche se nella scena pratese nuovo non è: il progetto di Marco Burroni, elettro-pop, leggero. Da ascoltare, con un po’ di sonorità che piaceranno sicuramente agli amanti degli anni ’80/90, ma comunque un disco ben costruito e apprezzato da critica e pubblico.

Sito

10. Andrea Franchi _ “Guarigioni”

L’operazione di Andrea Franchi col suo brano (e rispettivo video) “Guarigioni” è molto interessante: la scelta di uscire con un singolo, anziché con un lp, indica per l’artista la voglia di esprimersi e raccontare ciò che vive in questo momento della sua vita. Periodo che reputa di transizione dopo il suo primo lavoro solista “Lei o contro di Lei”. Il video è stato curato dal collettivo artistico pratese “Zappa!”, di cui il Franchi fa parte.

Sito

9. Grand Carabs -“Violenza Domestica”

Il ritorno dei Grand Carabs. La conferma della virata di sonorità da parte di una delle band più longeve del territorio pratese. Dopo due anni di lavoro in studio esce un disco che vede la collaborazione di due etichette indipendenti italiane, la Gartin Records di Pordenone e la PBP di Bari, con sonorità crossover, mood stoner e rock con testi graffianti ed urlati in italiano, per creare nel complesso una fotografia caotica, come il momento storico che viviamo.

Sito

8. Rinascere Sativa – “Ruggine”

Ruggine è un gran bel disco. Giovane, fresco, italiano, rock, d’impatto. I Rinascere Sativa sono giovani e hanno tante cose da dire e da far ascoltare. Disco che merita sicuramente più di un ascolto.

7. Sir Rick Bowman – “Shades of the queue”

I Sir Rick Bowman fanno parte di quella sparuta schiera di gruppi pratesi che è sempre piacevole ascoltare. Musica fatta con intelligenza, con cura e soprattutto col cuore. Al lavoro per il nuovo album.

Facebook

6. Stoner Kebab – “Simon”

Gli Stoner Kebab sono un gruppo strano. Il loro progetto musicale è più o meno sempre lo stesso da anni, ma gli interpreti cambiano ogni volta. Coloro che hanno concepito “Simon”, per esempio, non sono gli stessi che lo hanno suonato. E questo complica le cose, se uno vuole capire qualcosa del gruppo. Sulla loro musica invece tutto chiaro: adrenalina e ralenty, chitarroni e batteria in primo piano, furia e ghiaccio secco in una miscela senza compromessi che ne fa i paladini pratesi del metal. Ascoltatevi Mad Donna o My Cold Jackson, per farvene una ragione.

Bandcamp

5. Ruprekt

Il progetto più estremo e avanguardista di quest’anno. Duo mezzo pratese mezzo fiorentino, alla continua ricerca di suoni nuovi, tra sperimentazione ed elettronica. Quest’anno si sono esibiti anche a New York. Ruprekt si divide in due anime: una più “pop” con sfumature IDM, Jazz, Dubstep e perfino hiphop, e un’altra più contemporanea e sperimentale.

Facebook

4. Blue Willa – Blue Willa

Ruvidi e sofisticati, acidi e dolcissimi, i Blue Willa hanno pubblicato il loro primo album quasi un anno fa confermando le qualità compositive che avevano fatto conoscere già come Baby Blue. Punto di riferimento della scena rock pratese, navigano adesso in quel solco che tutti si augurano li portino di fronte ai grandi pubblici.

Sito

3. La band del Brasiliano – La band del Brasiliano

Uno dei dischi più attesi del 2013. Ci avevano lasciato nel 2010 dopo la colonna sonora de “La banda del brasiliano”, film per il quale si era composto questo progetto musicale. Il primo omonimo disco della è straordinario, ci proietta negli anni ’70. Un ensemble di musicisti dalle più svariate provenienze che alterna brani originali a riadattamenti di canzoni di repertorio che attingono a quel periodo lì, quello dei polizieschi e degli horror all’italiana, dove a volte valeva più la colonna sonora del film stesso. Plauso alla straordinaria voce di Serena Altavilla. Vogliamo dirlo? Noi l’apprezziamo più in questa veste che in quella di cantante dei Blue Willa. Ecco, l’abbiamo detto. Pezzone del disco “Metti una sera a cena” di Ennio Morricone. Da vedere dal vivo, assolutamente.

Facebook

2. Granprogetto – “La Cena del Bestione”

Cantori d’una vita di provincia piena d’ironia e colpi di scena, i Granprogetto hanno confermato con “La cena del Bestione” quello che già lo scorso anno avevano lasciato intuire con il singolo “Un esperimento”. Tante idee e un apparato compositivo di primo livello diluiti su un tappeto sonoro a tratti sognante ma che sa farsi ruvido quando serve. Unico rammarico: vederli suonare dal vivo così poco, perchè pezzi come “Frate Ferroviere”, “Cazzurillo” o “Pianta Grassa”, per citarne solo alcuni, meritano d’essere suonate a ripetizione dal vivo.

Sito

1. Go!Zilla – Grab a Crocodile

La band pratese dell’anno suona rock ‘n roll di quello vero. E lo suona con un’attitudine che fa la differenza: i “Go!Zilla” suonano chitarre distorte a volume altissimo ovunque. Sono in due, chitarra e batteria, e nel 2013 hanno suonato in mezza Europa, partecipato al Primavera Sound Festival e quindi pubblicato “Grab a Crocodile”, il loro primo album. Dieci brani da ascoltare con attenzione, tra reminescenze anni ’60, un sano gusto per la psichedelia e sfuriate punk degne di questo nome. Il rock italiano può stare tranquillo: “See Me Hear Me” e “I want her”.

BandCamp

Menzione Speciale

Edipo e il suo complesso – “Non è un paese per giovani”
Il 2013 è stato l’anno che ha visto il ritorno sulle scene di un’istituzione del rock pratese, quegli “Edipo e il suo complesso” che fecero il giro delle radio italiane all’inizio degli anni ’90 con “M’è morto i’ gatto”, parodia di “With or Whithout you” degli U2. A distanza di 23 anni, hanno dato alle stampe questa primavera “Non è un paese per giovani”, la loro seconda fatica discografica, e hanno ancora grinta e talento da vendere. Giù il cappello.