Politeama in primo piano prosegue, domani, martedì 11 marzo con il Jazz manouche del Maurizio Geri Swingtet, formato da Maurizio Geri, chitarra e voce, Luca Giovacchini, chitarra, Michele Marini, clarinetto, Giacomo Tosti, fisarmonica/piano e Nicola Vernuccio al contrabbasso.

Il quintetto si ispira stilisticamente alla tradizione zingara alsaziana, dal padre fondatore Django Reinhardt alle varie contaminazioni che fino ad oggi hanno reso vitale e “moderno” lo swing-manouche. A cavallo fra la tradizione zingara europea, lo swing d’oltreoceano e la canzone d’autore italiana, si produce un’alchimia nuova e originale, un suono che strizza l’occhio al mediterraneo, fra il filologico e l’innovativo, fra la ricerca stilistica e la creazione, aspetti questi che pongono lo swingtet per continuità, curriculum e discografia, gruppo di riferimento in Italia per il genere, unico ad oggi ad aver partecipato al più importante festival francese dedicato a Django: “Samois sur Seine”.

Lo swingtet è per Maurizio Geri il fulcro di un lavoro che è cominciato diversi anni fa e che con il progetto in questione entra nel vivo di un nuovo sviluppo. Maurizio Geri, orientando la sua ricerca strumentale e musicale verso il magistero del grande Django, lo ha fatto frequentando e studiando la musica e i musicisti manouche, suonandoci insieme, vivendoci a contatto e imparando da loro, ma senza rinunciare a se stesso e alle proprie radici.

Ha cioè praticato la lezione di Django non solo e non tanto sulla chitarra e sul repertorio, ma soprattutto in quella dialettica tra originalità e adesione che ha fatto del grande Reinhardt il modello indiscusso e primo per diverse generazioni di musicisti creativi europei non accademici. Le musiche dello Swingtet, e in particolare i suoi album “Manouche e dintorni”, “A cielo aperto” e “Ancora un ballo” testimoniano al meglio l’approccio appassionato e libero, rigoroso e aperto, che ha contraddistinto il lavoro del gruppo, in particolare la collocazione del contributo di Django in un contesto articolato di jazz, musiche da ballo e improvvisazione, un contesto pienamente europeo ma attentissimo alla storia migliore della canzone e del jazz italiano, oltre che a quella musica popolare toscana e mediterranea che è stata il suo primo amore e la sua palestra di strumentista e autore.

Apericena e concerto 15 euro – ingresso solo concerto 5 euro