La vita accanto, scritto da Mariapia Veladiano, già vincitore del Premio “Calvino” 2010, è stato pubblicato da Einaudi e si è classificato al secondo posto nell’edizione 2012 del Premio “Strega” (l’edizione vinta da Edoardo Nesi): Marco Bellocchio ne ha acquisito i diritti cinematografici e ne farà l’oggetto del suo prossimo film.
“Progetto Teatro” ha acquisito i diritti teatrali, ha chiesto ed ottenuto dalla poetessa e drammaturga Maura Del Serra la versione drammaturgica del testo che ha Monica Menchi come interprete protagonista e la regia di Cristina Pezzoli.

Lo spettacolo teatrale debutterà sabato 22 (alle ore 21) e domenica 23 (ore 17) nella Sala delle Carrozze di Villa di Scornio a Pistoia (Ingresso libero. E’ consigliata la prenotazione al n. 0573774454).

La versione drammaturgica de La vita accanto, a cura di Maura Del Serra, tratteggia e sottolinea con incisività scenica e finezza espressiva i nodi cruciali che tramano la vicenda della protagonista: una ragazza fisicamente “brutta, ma proprio brutta”, dotata però di una straordinaria abilità musicale che ne fa una pianista di grande bravura.

Le qualità umane ed artistiche della protagonista – unica figura ad agire sulla scena – emergono e si decantano mediante la rievocazione delle difficili vicende familiari e sociali (delineate anche da alcune voci fuori campo) che la ragazza è costretta a subire in qualità di mostrum fisico agente in un contesto familiare e sociale “bene”, dai risvolti umani ed emotivi per più versi inconfessabili.

“Nascere brutta è come nascere con una malattia cronica che può solo peggiorare”.

Il testo tratta un argomento molto forte e, in un momento storico nel quale i canoni di bellezza si allontano sempre più dalla vita reale, cerca di raccontare l’evolversi di un dolore, che da dramma familiare e personale si trasforma in una passione, in una grande via di fuga: la musica.
Rebecca, la protagonista, scoprirà infatti il suo grande talento di pianista, simbolo di una sua bellezza interiore con la quale potrà comunicare con il mondo. Non per caso, le musiche dello spettacolo sono brani di Petrucciani e Gould.