Facebook, 11 Aprile 2014, ore 14:43.

Riccardo Goretti: “Ci sei miomo?”.

Alessio Martinoli: “I am here, caro. Apparte che mi sono arrivate 50 richieste di amicizia e suggerimento. Ahahhahaah”.

Riccardo: “Perfetto!!! Allora let’s start!!Allora allora allora”.

Alessio: “Ciao Riccardo come stai?!?”.

Riccardo: “Ahahahaha… dici di partire dai convenevoli? Ok… io bene. Benino. Te?”.

Alessio: “Molto bene…”.

Riccardo: “Quali sono i tuoi programmi per oggi?”.

Alessio: “Oggi… Diffondere questo progetto… questa prima parte di progetto… incontrare delle persone e parlargliene… avere cose da fare… scrivere… e sorridere… poi ho un paio di incontri anche…”.

Riccardo: “Questo progetto”… spiega un po’, che i lettori di Pratosfera mica sanno eh…(alcuni sì magari, ma tutti no!)”.

Alessio: “Ah ok… giusto… Beh… un giorno ho pensato… faccio sempre queste prove da solo… queste residenze… perchè non aprirle al pubblico così capiscono la fatica… le lunghe ore che spendiamo a creare un lavoro…  poi per questo lavoro ho sentito il bisogno di confronto anche con persone di teatro e non che stimo… da cui posso trovare altri sensi… così è nato questo Laboratorio gratuito con uno o più ospiti speciali al giorno con cui parlerò del suo romanzo preferito… una loro passione…poi insieme a chi ha voglia tra i partecipanti creiamo immagini… confrontiamo metodi… insomma ci divertiamo a sperimentare che è una parola vecchia… un evergreen da recuperare… (del loro romanzo preferito… mannaggia l’italiano…)”.

Riccardo: “…e tra poco tutto questo arriva a Prato al The Loom, giusto?”.

Alessio: “Il 16 aprile… tutto grazie a Sara Nesti… una persona che ho visto poche volte… ma che proprio ama questo lavoro… e mi piace davvero.. son bastate due ore di discussione e già guardavamo le agende…per programmare… poi ho pensato a lei come prima ospite… eppoi a te … perchè è da tanto che si discute di una cosa insieme… e questa anche se piccola può esserlo… e mi rende felice…”.

Riccardo: “Chi altro ti piacerebbe coinvolgere nelle prossime tappe? Anche sogni irraggiungibili eh… si fa per capirsi!”.

Alessio: “Ci sono delle persone in particolare… ma si sono resi tutti molto disponibili… diciamo che i sogni si stanno realizzando… sono veramente al punto che non so come ringraziarli… Ho cercato di coinvolgere persone che conosco… qualcuno si è offerto anche… e ne sono contento… perchè lo spazio è aperto…”.

Riccardo: “…a che punto di arrivo (se ce n’è uno)  mira questo progetto? O il solo farlo è abbastanza?”.

Alessio: Il punto d’arrivo è alto… quasi impronunciabile… non vuole essere solo uno spettacolo… d’Estate ci sarà qualcosa… Una volta durante uno spettacolo stavo facendo un monologo… tutti mi guardavano… attentissimi… eppoi ho pensato…: “cavolo che persone interessanti… cavolo come mi ascoltano… mi ascoltano così tanto che vorrei ascoltarli io…” Ecco in fin dei conti l’obiettivo è incontrare persone…”.

Riccardo: “Hai detto niente!”.

Alessio: “Lo so che c’è qualcuno là fuori che scrive meglio di Shakespeare… ma che magari è troppo timido… un 18enne a cui dicono: “Devi far quello devi far questo” e che invece andrebbe lasciato esprimersi… questo è un altro obiettivo… è l’obiettivo… perché chi come me ama l’arte vuole ammirare… e c’è tanta gente intorno a me da ammirare…”.

Riccardo: ” Dal punto di vista più strettamente teatrale, che sta succedendo? “Teatro Bo” è una compagnia attiva e vegeta… dove li vedremo nei prossimi mesi?”.

Alessio: “Teatro Bo innanzitutto il 18 sarà ospite al completo del progetto al The Loom, poi ci sono delle cose in ballo… l’obiettivo è una maratona di 12 ore su Dino Buzzati… a cui io e Giulia (Aiazzi) lavoriamo… poi uno spettacolo horror… ma tante cose… tante… e belle”.

Riccardo: “Buzzati sta diventando un’ossessione per voi!! Cosa ha quest’autore per stregarvi così?”.

Alessio: “E’ colpa mia… Buzzati è stato pittore, giornalista, ha scritto la sceneggiatura del film che Fellini non ha mai fatto… fumettista… ha scritto anche libretti d’opera… secondo me Buzzati ci consente un modo diverso di insegnare ai giovani un autore letterario… perché attorno a lui girano tanti rami dell’arte… e per me è uno di quegli autori ponte tra letteratura e filosofia… come Asimov… Calvino… Quelli che ti permettono con i loro temi… di passare a cose più impegnative.. (non che sia poco impegnativo). Non lo so… dico troppe cose?!? Tu invece sempre straimpegnato eh!?”.

Riccardo: “Ahahahaha. In una chattintervista, è lecito dire “troppe cose. Io straimpegnato? Mah, sì, abbastanza… in fronti sempre più sparsi, ma non mi lamento troppo. Un po’ si. Ma non troppo. Del resto in periodi di crisi (economica e culturale), già riuscire a lavorare è abbastanza. Triste da dire, forse, ma è la realtà”.

Alessio: “Vedi Riccardo io mi sento un tramite per quello che verrà… una figura di passaggio… ieri notte c’era un ragazzo di 20 anni che si è messo a parlare con me… è stato bellissimo… uno sconosciuto… lasciano la gente senza lavoro… ma queste persone studiano… la maggior parte… leggono si informano… tra 20 anni avremo un popolo consapevole… impossibile da prendere in giro…”.

Riccardo: “A riguardo di questo e di tutto quello di cui abbiamo detto finora mi viene da chiederti… ci sono 3 domande che vorresti porre a TUTTI? 3 domande di cui saresti curioso di conoscere più risposte possibili. (ci puoi pure pensare un po’. Io intanto vado a fare la pipì).

Alessio: (ahhahhahah) (ahahhahahhaha) E’ dura… glielo chiederei guardandolo/a negli occhi. Qual è il futuro che immagini? Hai cercato la tua passione? Qual è? Dove andiamo quando sogniamo?

Riccardo: “Ok, ora rispondi tu a queste 3 domande”.

Alessio: Da anni immagino una spirale… non più un cerchio orizzontale… una spirale che va verso l’alto… non mi pongo limiti… ciò che deve accadere accadrà… mi vedo sicuramente felice… Ho tante passioni… solo passioni… condividere con gli altri… a teatro… per strada… sono stato molto chiuso da bambino… e lo sono ancora probabilmente… trovare la strada per aprirmi di più.. ecco…

Riccardo: “Manca l’ultima… quella sui sogni”.

Alessio: “Eppoi quando sogniamo viviamo di più… siamo in altri mondi possibili… siamo realmente ciò che siamo… Andiamo da un’altra parte… in verticale… C’è tanto spazio tra i tetti e il cielo… forse andiamo lì…”.

Riccardo: “Okkei… grazie Alessio… l’ultima domanda classicona di RidottOperatori. Saluta 3 persone che stimi…

Alessio: “Vive o morte?!? (ahahhahahha)

Riccardo: “Meglio vive, ma se ce la fai a comunicare coi morti, van bene anche loro! Perchè discriminarli, poverini? Del resto, siamo noi la minoranza, rispetto a loro!”.

Alessio: “Eh sì… son più di tre… senz’altro… Iacopo Braca… e Filippo Paolasini… due incontri fondamentali per la mia vita…  poi Laura Bandelloni… una persona importante… ma anche Fulvio Cauteruccio… tanti sarebbero tanti… perché ci sono tante persone da stimare…”.

Riccardo: “Son 4… ecco la bastardata: escludine uno!!!”.

Alessio: ??!?!?! Laura lo sa.. quindi quelli con cui ho lavorato e che mi hanno dato di più…”.

Riccardo: “Ahahahahah… ok! Allora grazie per aver chattato con noi (plurale giornalistico o delirio di onnipotenza?). Ci vuoi lasciare con una citazione che ami?

Alessio: “Occhio per occhio e il mondo diventa cieco… (Gandhi)”.

Riccardo: “Ottima! Grazie! Ci vediamo al The Loom!!”.

Alessio: “Ssììììì  grazie Riccardo… merda merda merda per tutto!!! che mi porti di romanzo?!?!?

Riccardo: “…sono ancora indeciso… mi sa che cadrò sul grandissimo Saramago. O Stephen King. Incredibile ma al momento sto buttato su loro due”.

Alessio: “Ok. Grazie”.

Riccardo: “A te!!!”.