La “politica nuova” (come l’ha chiamata Biffoni) è qui, a Prato, da domenica pomeriggio, quando sull’edizione online della Nazione sono comparsi in anteprima i nomi (“c’è scappata di mano la lista” ha ammesso il candidato) che formeranno la lista civica a sostegno di Matteo Biffoni, candidato a sindaco per il centrosinistra. Il giorno di Pasqua è stato animato anche dalle prime polemiche: interne al centrosinistra ma soprattutto provenienti dai sostenitori di Cenni, che si son visti comparire nella lista degli avversari nomi e volti che fino a qualche tempo fa potevano ben chiamare “dei nostri”. L’ex presidente della circoscrizione Centro Massimo Taiti, Salvatore Giaquinta (ex La Destra, Fli), Adamo Guerriero (Pdl).

Il pedigree politico è roba vecchia

Siccome voglio vincere – ha esordito Biffoni sulla composizione della lista civica – renzianamente parlando mi confronto con tutti sul mio progetto per Prato, e queste 32 persone hanno in comune la stessa identica cosa: condividono il mio progetto per una Prato diversa da com’è adesso e da quella amministrata dal centrodestra. E il pedigree non conta, sai quanti ce ne sarebbero a voler guardare il pedigree (politico ndr)”.

Salvatore Giaquinta, alla conferenza di presentazione della lista è arrivato tardi, quando cioè Biffoni ne stava già parlando: “Negli ultimi anni ha condiviso con noi un percorso, ha fatto una scelta e la politica è fatta di scelte: qual è il problema? Quando si fa un passo in avanti in politica? Se i tuoi valori sono quelli che io esprimo nel mio progetto, che male c’è? Queste 32 persone hanno condiviso i temi fondamentali del mio progetto: migranti, sicurezza/legalità, infrastrutture, cultura e scuola. Temi imprenscindibili intorno ai quali si sono avvicinati in molti, alcuni sono stati scelti, molti sono rimasti fuori”.

Giaquinta, incalzato dai quotidiani, si è descritto così: “Frequento da tempo il movimento di Renzi, mai stato fascista e mai avuta la tessera della Fiamma Tricolore come invece sostiene l’onorevole Riccardo Mazzoni, che quando ero con Cenni mi trattava come un bravo ragazzo, adesso invece no (chissà come mai? ndr). Anzi sono sempre stato antiberlusconiano, tanto che sono entrato in Fli per dare una mano a Fini, che si è opposto a Berlusconi quando Berlusconi era potente”. Interessante la posizione di Giaquinta sull’integrazione: “Sull’integrazione, pensate che ho avuto per quattro anni un musicista omosessuale nel mio locale. E io non sono omosessuale”.

Giunta e campagna elettorale

Il candidato Matteo Biffoni non ha alcuna intenzione di annunciare i futuri assessori prima delle elezioni. Dice solo: “La lista civica si inserirà nella costituzione della giunta ma l’assessorato è un ruolo che deve essere meritato, è un servizio alla città e solo coloro che garantiranno impegno e passione verranno presi in considerazione”. E se tra i 32 Salvo Ardita, ex coordinatore pratese di Idv ed ex poliziotto, spicca come papabile assessore alla sicurezza, non è da meno Massimo Taiti. Che spiegando cosa lo ha convinto a sostenere Biffoni, dice: “Ho presentato a Matteo un piano per lo sport a Prato di 107 pagine, probabilmente la cosa migliore fatto in questo campo negli ultimi vent’anni. Matteo lo ha fatto suo”.

“I pratesi devono giudicare quello che è stato fatto negli ultimi cinque – ha spiegato Biffoni a chi gli chiedeva come mai non attacca Cenni sul personale – di Cenni io non giudico le vicende personali e giuridiche, giudico la sua giunta, che reputo fallimentare. Considero la questione dell’ospedale (in 5 anni poteva fare qualcosa con la Regione), considero il buco di 24 milioni nel bilancio oppure il centro storico che fa paura. sul resto non c’entro”.

Mai con Mussolini

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foto via Facebook

A far alterare per la prima volta (in modo ufficiale) il candidato del centrosinistra Matteo Biffoni ci ha pensato la Nazione, che ha pubblicato una vignetta (vignetta recuperata da Facebook che il giornale attribuisce ai sostenitori di Cenni) con Biffoni che parla di assessorati con Mussolini mentre gli stringe la mano. “Io sono il primo a non prendermi sul serio ma una vignetta del genere lede la mia dignità – ha detto Biffoni – partirà la querela”.

I nomi della lista civica “Con Matteo Biffoni per Prato”

Allocca Michele Prato (PO), 04/05/1972
Arancio Cristina Prato (PO), 30/09/1969
Ardita Salvo Catania (CT), 12/08/1957
Baldi Marco Prato (PO), 15/04/1963
Biancalani Lisa Prato (PO), 11/01/1982
Bindi Marcello Prato (PO), 31/07/1963
Biolchini Gaia Firenze (FI), 12/12/1978
Caiano Corrado Varazze (SV), 11/03/1974
Colligiani Maurizio Montemurlo (PO), 31/12/1958
Del Pace Claudia Arezzo (AR), 11/02/1971
El Aoufy Khadija Marocco, 15/03/1992
Garnier Marilena Susa (TO), 30/01/1965
Giaquinta Salvatore Prato (PO), 18/03/1962
Guerriero Adamo Prato (PO), 21/09/1966
Mannini Sandra Campi Bisenzio (FI), 07/06/1956
Martini Vinicio Alberto Prato (PO), 25/09/1945
Marzocco Dario Armando Prato (PO), 02/12/1988
Melighetti Gabriella Cortona (AR), 17/08/1957
Mencattini Simone Prato (PO), 11/01/1980
Montini Letizia Montevarchi (AR), 20/07/1988
Paci Giacomo Prato (PO), 11/05/1968
Pacini Anna detta Edy Agliana (PT), 29/07/1957
Pini Erika Prato (PO), 28/02/1974
Rizzello Alessandro Firenze (FI), 28/03/1964
Ruggiero Mila Prato (PO), 11/01/1967
Sciumbata Rosanna Reggio di Calabria (RC), 19/10/1964
Tacconi Cristina Prato (PO), 15/04/1963
Taiti Massimo Tito Prato (PO), 25/06/1952
Tangredi Penelope Prato (PO), 22/12/1972
Todesca Giovanni Gerardo Prato (PO), 29/06/1988
Vitiello Giampaolo Prato (PO), 16/05/1974
Zejnati Tiziano Prato (PO), 12/04/1993