Martedi 3 Giugno – Festival del viaggio (?) – location varie.
Siamo praticamente in estate, e lo vediamo da quanto scarseggino gli eventi sul territorio fiorentino. Ma questa settimana non possiamo assolutamente lamentarci. Iniziamo da martedì, iniziamo dagli eventi enigmatici.
Abbiamo letto di questo “Festival del viaggio”, siamo rimasti colpiti e incuriositi e siamo andati a cercare cosa fosse in realtà. Non ci abbiamo capito niente: perché uno se lo immagina tipo raduno degli Alpini degli autori delle guide, una specie di orgia targata Lonely Planet. E quello potrebbe andare. Poi si scopre invece che in questa cinque giorni organizzata dalla società dei viaggiatori ( che è? La Giovine Italia? La carboneria?), si proiettano film del calibro di “Cavalli si nasce” di Sergio Staino. Il classico film con David Riondino che va malino ai botteghini ma bene per la critica, magari considerato “Film di interesse artistico e culturale”.
Detto questo aspettiamo che qualcuno ci spieghi cosa è sto festival. Che però consigliamo, che tanto il martedì non c’è da fare niente, non ci sono manco più le coppe europee.

Mercoledì 4 Giugno – 365. Paolo Fresu, il tempo di un viaggio – Spazio Alfieri
Per la prima volta questa rubrica raddoppia l’evento ed il contesto consigliato. Se ieri eravate andati allo Spazio Alfieri per il mitico film di Staino, dovrete tornarci anche oggi: del resto gli eventi importanti non vanno lasciati perdere. Magari al secondo giorno vi spiegheranno cosa rappresenti davvero questo festival.
Ma veniamo al film. Un film sul rapporto di un jazzista sardo abbastanza complicato (provate ad ascoltarlo) con i suoi strumenti, tromba e flicorno (?): anche se in anteprima mondiale (se lo litigavano piazze come Los Angeles, Londra e Pechino ma alla fine ha vinto Firenze) francamente il solo nominarlo fa iniziare il mal di testa.
Che già non siamo amanti del jazz, figuriamoci di quel jazz che pare suonato un po’ a caso. Pensate un film su questa musica, aiuto.

Giovedì 5 Giugno – La Femme in concerto – Glue Cub
Il Glue torna alla programmazione musicale di livello questa stasera, proponendo una band francese, “La femme”, dal nome non molto originale e dai suoni francesissimi. Quindi niente chitarre e niente rock, perché è risaputo a livello internazionale quanto siano scarsi i nostri cugini di oltralpe in merito a sonorità più dure e hard. Leggendo in rete informazioni sulla band troviamo paragoni con Serge Gainsbourg, paragoni che vengono fatti a tutti gli artisti francesi dal 1970 ad oggi: se incidi un disco in Francia PER FORZA sei paragonato a Serge . Come se parlando di un artista italiano all’estero si fosse obbligati sempre a fare riferimento a Toto Cutugno. Perché?
A seguire un DJSet stavolta vero e proprio con Fritz Orlowski, prestato dal Tender Club.
Presenzialismo di quello serio, bisogna esserci.

Venerdì 6 Giugno – Maurizio Crozza in “Crozza delle meraviglie” – Mandela Forum
Probabilmente il numero uno per le parodie, anche se tendente un po’ alla retorica nei monologhi, il Crozza nazionale arriva a Firenze con il suo nuovo spettacolo. A noi piace molto, anche se a tanti non fa impazzire: noi lo straconsigliamo. Probabilmente non sarà molto originale, ma questo artista che fa la parodia di Beppe Grillo è una cosa sublime. Partecipate, sia mai che incontriate davvero l’onorevole Razzi fra il pubblico.

Sabato 7 Giugno – Festival internazionale di poesia Voci Lontane – Biblioteca delle Oblate.
Dopo il clamoroso successo della blogger che parlava di cucina di qualche settimana fa, le Oblate continuano ancora ad ospitare mirabolanti eventi di respiro mondano e dai numeri impressionanti.
Quest’oggi , all’interno del festival di poesia Voci Lontane (da chi? Da cosa?), si terrà alle ore 11 l’incontro “Il racconto della poesia” a cura di Elisa Biagini: il titolo dona aspettative chiare e profonde. Sicuramente Elisa Biagini saprà accontentare e nutrire la matrice artistica che tutti abbiamo dentro, saprà incuriosire, riuscirà a coinvolgere con le tematiche che a tutti sono vicine e con una leggerezza che contraddistingue anche la sua bio online. Ve ne citiamo un passo e vi salutiamo mestamente. “…In questo senso mi piace pensare la mia poesia come “politica” nel senso di un mezzo che analizza l’esperienza del vivere e le sue contraddizioni e che mira dunque a far riflettere il lettore e non a consolarlo. Scrivere è un atto di responsabilità che presuppone piena e costante consapevolezza delle proprie azioni, dove l’abbandono c’è ma deve essere controllato…”. La “poesia politica”. Auguri.