E’ cinese il 40 per cento dei turisti registrati nella Provincia di Prato nel 2013, circa 60mila. Li seguono a ruota i giapponesi (13%) e via dietro tutti gli altri. Sono i numeri sul turismo resi noti stamani dalla Provincia di Prato, una sorta di ultimo atto, prima della dismissione, che vuole guardare avanti con un misto di fiducia e di preoccupazione. Fiducia per i numeri in crescita (+5,3% di pernottamenti (pari a +28.193 presenze) e +3,3% di arrivi, pari a 7.270 turisti in più che hanno visitato il nostro territorio) e preoccupazione per i servizi, pochi ma efficaci, gestiti dalla Provincia fino ad oggi (“chi pagherà il personale dell’ufficio informazioni turistiche?” si è chiesto l’assessore Napolitano, diventato nel frattempo consigliere comunale).

Il turismo a Prato nel 2013

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Sono 225.699 gli arrivi dei turisti a Prato nel 2013 e 555.697 le presenze. Numeri molto positivi – secondo quanto dice la nota della Provincia –  comparabili con quelli del 2011, l’anno migliore in assoluto se guardiamo alle presenze. Dopo la sensibile contrazione del 2012, il 2013 è un anno di ripresa. I numeri 2013 sono stati presentati stamani a palazzo Buonamici dall’assessore provinciale Antonio Napolitano, dalla dirigente Sonia Soldani e da Adriana Pagliai e Gianna Ugolini del servizio turismo.

“Il 2013 è stato un anno molto positivo che ci rassicura sul lavoro fatto in questi anni – ha spiegato ancora l’assessore Napolitano – Con la trasformazione delle Province credo si dovrà fare grande attenzione a non disperdere il patrimonio professionale e di attività creato in anni di lavoro e che ha dato risultati concreti”.

La rilevazione del movimento turistico, elaborata dall’ufficio Turismo della Provincia sulla base dei numeri reali comunicati dagli operatori, evidenzia che l’andamento positivo deriva da un aumento soprattutto dei flussi provenienti dal comparto straniero (+5,1 gli arrivi e +4,7% le presenze), mentre per gli italiani il dato fortemente positivo sono le presenze (+6,2% ).

La durata media dei soggiorni è di circa 2 giorni, 3 giorni per gli italiani e 2 per gli stranieri. “La permanenza dei turisti a Prato è un po’ bassa e bisogna trovare il modo di portare questi due giorni di permanenza media a tre o quattro – ha spiegato Napolitano – Occorre cioè offrire quanti più pacchetti turistici possibili”. 

La piana (comuni di Montemurlo e Prato), con 2 giorni di media, è infatti l’area dove i turisti si soffermano di meno, nel Montalbano (comuni di Carmignano e Poggio a Caiano) e in Val di Bisenzio (Cantagallo, Vaiano e Vernio), dove maggiore è il peso dell’offerta extralberghiera, i soggiorni sono mediamente più lunghi: rispettivamente di 4 e 5 giorni. Ma i flussi turistici provinciali si concentrano prevalentemente nel comune capoluogo.

Le 463.178 presenze registrate per la piana, pari all’83% del totale provinciale, dipendono quasi esclusivamente dalla città di Prato. Nel Montalbano prevalgono gli arrivi dalla Germania, Israele e Francia, fra gli italiani, al primo posto i Lombardi. In Val di Bisenzio ancora al primo la Germania, poi Paesi Bassi e Francia, per gli italiani primi i Toscani. Infine per la piana ai primi posti Cinesi, Giapponesi e alcuni Paesi asiatici. Fra gli italiani ancora i Lombardi seguiti da Lazio e Toscana.

Turisti

tabella_nazionalità2Presenza molto consistente dei turisti cinesi (40% sul totale degli arrivi stranieri), seguiti dai giapponesi (13%) e da alcuni paesi dell’Asia (11%). Il segmento estero composto da tedeschi, francesi, spagnoli, inglesi, americani e russi ha invece un peso comunque rilevante in quanto rappresenta i mercati con più forte capacità di spesa e attitudine alla creazione di un indotto extraricettivo nel territorio (visite ai musei, alle cantine, bar e ristorazione) che si attesta intorno al 14% sul totale degli arrivi.

Aumento consistente per i Russi (+54% arrivi e +43% presenze), diminuzione per l’India (-30% degli arrivi e -36% nelle presenze), aumento contenuto per la Cina (+ 15% arrivi e +8% nelle presenze).

La domanda giapponese e cinese orbita quasi esclusivamente nel comprensorio del capoluogo, ed facilmente riconducibile al segmento turistico dei gruppi, in costante crescita negli ultimi anni. L’analisi degli ultimi 5 anni evidenzia il consolidamento di Cina, Giappone e alcuni paesi asiatici ormai rispettivamente al primo, secondo e terzo posto in ordine di provenienze nell’ultimo quinquennio.

Primo trimestre 2014

Anche i primi dati (parziali) del primo trimestre 2014 sono incoraggianti. Confermano infatti la tendenza positiva dell’anno 2013 almeno sul fronte degli arrivi registrando un +16%, in calo invece le presenze con un -6%. Sulla base dei dati attualmente raccolti il comparto alberghiero aumenta rispettivamente del 13% e del 20% sugli arrivi degli italiani e degli stranieri, mentre si registra un calo del 7% sulle presenze degli italiani e dell’8% sugli stranieri. Il comparto extralberghiero ha un segno più dell’11% per gli arrivi italiani, al quale si contrappone una diminuzione del 19% per i flussi stranieri. Le presenze nelle strutture extralberghiere registrano una situazione quasi invariata per la parte italiana (-0,6%) e un calo del -10,8% per i flussi stranieri.

Un opuscolo per turisti cinesi (che non si sa mai)

Gli arrivi di turisti cinesi sono stati 60.525 (erano 52.689 nel 2012) e le presenze 73.528 (erano 68.058 nel 2012). Nel 2009 gli arrivi erano 25.165, poco meno della metà. La durata del soggiorno medio è di giorni 1,2, quasi esclusivamente nelle strutture alberghiere (95%). I pernottamenti sono aumentati nel 2013 rispetto al 2012 negli alberghi (+16% negli arrivi e +7,2% nelle presenze), mentre nel comparto extralberghiero si registra un calo negli arrivi del-26% al quale si contrappone un aumento nei pernottamenti del 27%.

La dirigente Soldani e Adriana Pagliai hanno sottolineato che in vista dell’Expo 2015, che porterà in Italia flussi ancora più consistenti di turisti provenienti anche dalla Cina, Prato deve dotarsi di strumenti efficaci di accoglienza. L’occasione per realizzare il dépliant “Conoscere Vivere Amare Prato” è arrivata grazie ad una ragazza cinese, Shaowen Zhai, che ha chiesto di svolgere il tirocinio universitario presso il servizio turismo della Provincia. Il dépliant (un pieghevole di 20 facciate) ha una doppia utilità: presentare da un punto di vista turistico il territorio, con le sue risorse artistiche, culturali e ambientali e mettere a confronto la nostra cultura con quella cinese. Attraverso il dialogo fra due ragazze (una cinese l’altra italiana) si raccontano la cultura, le feste, i cibi, i divertimenti. Il dépliant è stato scritto a più mani e corretto nei testi in cinese da Chen Hongsheng, direttore dell’Associazione di Amicizia dei Cinesi a Prato.