Martedì 24 Giugno – “I fochi” di San Giovanni

“Firenze spara i fochi quando arriva San Giovanni” cit. Leonardo Pieraccioni.
Il Santo Patrono di Firenze è più che sacro per i fiorentini: non ci sono scuse che tengano. Non ci sono altri impegni di sorta che tengano, essere pigiati come dei bischeri sui lungarni è d’obbligo. Perché i fochi del 24 ( non provate a chiamarli in altri modi) non sono solamente uno spettacolo pirotecnico, ma sono un modo di parlare e di essere. Perché alla fine tutti sanno come cominciano e tutti sanno come finiscono: con la pausa e l’esplosione finale di tre bombe carta in cielo.
A Firenze si parla di fochi giorni prima e tutti asseriscono con certezza di non andarli a vedere “perché sono uguali tutti gli anni”: poi tutti li, imbottigliati. Gente che li guarda dal finestrino della macchina lo spettacolo come una stella cometa verso il terzo scudetto della Fiorentina. Ed il commento, lapidario e dissacrante è sempre lo
stesso “erano meglio quelli dell’altro anno”. Impossibile mancare e trovarsi in coda: ma non preoccupatevi, tutto tornerà come prima tempo mezz’ora.

CONSIGLIATO A: fiorentini, bombaroli, bombaroli fiorentini, tecnici della polizia municipale per testare l’invasione di scooter in un fazzoletto di terra, famiglia Viviano (quelli dei raudi), estimatori di musica concreta.
SCONSIGLIATO A: non fiorentini, persone di cultura troppo elevata per ascoltare un rumore, possessori di qualunque animale domestico che sono costretti all’esilio per lo meno in provincia di Arezzo.

Mercoledì 25 Giugno – Natalia Gutman – Teatro Romano di Fiesole

I grandi eventi suscitano sempre delle grandi polemiche: quando si muove la macchina mediatica dello show, quando si parla talmente tanto dell’evento creando aspettative e paure succede sempre che si muovano delle forti critiche. Come lo fu per i Pink Floyd a Venezia decine di anni fa, come lo è stato recentemente per i Rolling Stones a Roma, il concerto di Natalia Gutman si prepara ad essere l’evento più forte e altisonante dell’estate fiorentina (non iniziamo a dire che è a Fiesole perché sappiamo tutti che Fiesole si chiama così per via della curva che ospita i tifosi viola allo stadio, quindi è Firenze).
Arriveranno pare in diverse migliaia, tutti giovani, e ci sono ancora dei problemi per la gestione dell’ordine pubblico: come in altre situazioni è accaduto per concerti di violoncello, specie se suonati da signore dell’est europa, si scatena una magia che per molti è paragonabile a Woodstock , ma per altri è solamente una seccatura.
Del resto i giovani vogliono questo, vogliono scatenarsi a ritmo di un violoncello: lo strumento principe in assoluto, col suo essere un po’ un violino ingrassato e messo per traverso. La sua voce, potente, ritmica e multiforme scatena in chi lo sente la voglia di librarsi in balli estremi: in poche parola musica pura, ad esclusiva fruizione dei giovanissimi.

CONSIGLIATO A: musicisti annoiati ed accaldati, allievi di cotali musicisti obbligati ad andarci, dipendenti del comune di Fiesole che hanno i biglietti gratis e vanno a vedersi il violoncello accompagnati dal gelato fragola e limone
SCONSIGLIATO A: resto del mondo.

Giovedì 26 Giugno – Pitti Immagine Bimbo

Paradiso e inferno, bianco e nero, pari e dispari. Il mondo degli opposti, del bene e del male: proviamo a schematizzare e trasporre sui bambini. Unicef e Save The Children da una parte e dall’altra “Pitti Immagine Bimbo”. Che poi ve li immaginate i bambini a questa manifestazione? “Ci vediamo all’after party nel box delle palline”. “Passo a prenderti col triciclo”. “Scusa vado un attimo a mettermi il talco in bagno”. Poco altro da aggiungere, la moda per bambini è una roba fantastica, un paradosso che uno non focalizza fino a quando non vede manifestazioni del genere. Aspettiamo per i prossimi anni la moda per gli animali domestici. Vedremo.

CONSIGLIATO A: nessuno
SCONSIGLIATO A: Luigi Chiatti e Girolimoni.

Venerdì 27 Giugno – As if to nothing – Fabbrica Europa (Stazione Leopolda)

Regista tibetano (poi ci spiegheranno Tibet dove sono le scuole di danza in Tibet), Sang Jijia (poi ci spiegheranno l’esatta pronuncia del cognome) giunge a Firenze con uno spettacolo magistrale che ci ricorda i fasti di questo inverno nel mitico Teatro Cantiere Florida. “As if to nothing”, definito con aggettivi ricercati e puntuali dal Global Times di Pechino “un lavoro all’avanguardia”, è di scena in questo weekend di giugno alla Stazione Leopolda per la rassegna Fabbrica Europa. Rassegna di cui abbiamo più volte parlato in merito al reale e sarcastico significato letterale, Fabbrica, ovvero luogo più appropriato dove gli allestitori potrebbero passare spesso le giornate.
Che dire: la foto di scena sul sito si commenta da sola. Un ballerino steso per terra, un’altra a sedere su un tavolo, uno imita Thomas Skuhravy dopo un gol con una quasi capovolta e l’ultimo guarda da una finestra inventata sul palco. Ok che non capiamo le avanguardie, ma presumiamo che in Tibet la sitauzione sia molto simile. Ci sono i mondiali, è caldo ed il mare aspetta: caricate la vostra auto e scappate, fiorentini rimasti in città.
CONSIGLIATO A: è difficile consigliare o sconsigliare un evento quando non si ha la minima idea di chi possa realmente partecipare, ballerini ed addetti ai lavori esclusi.
SCONSIGLIATO A: vedi sopra.

CONSIGLIATO A: è difficile consigliare o sconsigliare un evento quando non si ha la minima idea di chi possa realmente partecipare, ballerini ed addetti ai lavori esclusi.
SCONSIGLIATO A: vedi sopra.

Sabato 28 Giugno – DAS KLAGENDE LIED (IL CANTO DEL LAMENTO) – Teatro Romano di Fiesole

Non siete al mare, lo capiamo. Lavoro, famiglia e vicissitudini varie. Il calcio poi, niente da fare, vi interessa poco. E allora per questo sabato di piena estate, cosa volete fare se non buttarvi a frescheggiare a Fiesole!? Vi aspettano 200 musicisti provenienti da diverse entità musicali italiane e da vari paesi europei che proporranno la prima composizione di Gustav Mahler, “Das Klagende Lied” in versione originale, raramente eseguita e quasi assente nei programmi musicali italiani. E’ un’ occasione più unica che rara, in cui portare i vostri bambini ad ascoltare questa composizione, raramente eseguita tale è la sua leggiadria, la sua leggerezza e la sua facile comprensione all’ascolto. Una formula perfetta, quella del teatro romano di Fiesole per questa settimana, una formula che a discapito delle sonorità più ricercate va incontro al grande pubblico che preferirà senza dubbio questo contesto ad altri. In un sabato scoppiettante sono attesi anche i giovani: nessuno può tirarsi indietro quando sul palco c’è il Canto del Lamento.

(Foto: controradio.it)