Sul primo punto (sicurezza ndr) dobbiamo sfruttare al meglio il coordinamento di tutte le forze dell’ordine sotto la guida della prefettura e magari utilizzare i militari in quella zona, se possibile, anche di notte. Se la pattuglia mista passa alle dieci di mattina è un conto, ma se passa alla dieci la sera o più tardi le cose cambiano“. Così il sindaco Biffoni sulla Nazione di oggi, riprendendo un tema, quello dei militari impiegati diversamente e meglio degli anni addietro, che aveva già spiegato al Tirreno meno di un mese fa in riferimento proprio al triangolo dello spaccio via Pier Cironi, via Santa Margherita, Canto alle tre gore.

Dove però, come chiunque può capire passandoci a piedi e in auto, è alla luce del sole e dalle 9 alle 20 circa che lo spaccio gira a pieno regime, proprio come se fosse una qualsiasi attività commerciale.  Sull’attività di questi esercizi commerciali il sindaco ha poi puntualizzato le intenzioni: “Dobbiamo fare verifiche ancora più serrate con la polizia municipale per capire se i negozi che ci sono sono in regola e, se non lo sono, attivarci per farli chiudere e favorire così un’occupazione diversa degli spazi commerciali“.

Queste tre strade stasera saranno protagoniste dell’incontro in programma stasera alla Passerella (21,30) e su cui il Comune, qualsiasi soluzione prenderà, si ritroverà sicuramente a scontentare qualcuno. Ci sarà il sindaco Matteo Biffoni, gli assessori Barberis e Alessi e pure il comandante dei vigili urbani Pasquinelli. Di fronte si troveranno i residenti e pure i commercianti della zona, che probabilmente non saranno d’accordo su un mucchio di cose, visto che si discuterà anche di traffico e viabilità.

E’ la Prato di questi giorni, dove tutti si lamentano. Quelli che non riescono a dormire perché i locali fanno casino fino a tardi, i locali che si difendono dicendo che non è vero, i residenti che non ne possono più del traffico e dello spaccio, quelli che non vogliono che i residenti si lamentino, quelli che vogliono che i residenti vadano altrove, quelli che vogliono siano i locali ad andarsene altrove, quelli che bloccano il traffico stando sul marciapiede e più in generale anche tutti gli altri, chi più chi meno ognuno a modo suo.

Le cose certe sono due: la prima è che si è aperta una stagione del dialogo con i residenti del centro storico che è solo da elogiare, la seconda è che questa stagione non può durare fino all’anno prossimo. E probabilmente nemmeno fino all’autunno. Servirà ben presto, insomma, che arrivi la politica.

E’ vero, la nuova giunta si è insediata da un mese appena, ritrovandosi anche con qualche problemino di bilancio, ed è anche vero che il sindaco ha già precisato “lasciateci lavorare”. Giusto. Poi mettiamoci pure tutte le cautele politiche del caso, che consistono nel cercare una soluzione mediana che non scontenti tutti ma nemmeno una parte sola, come auspicato più volte proprio dal primo cittadino.

Ok. La speranza, però,  è che l’approvazione del bilancio preventivo 2014 porti  davvero qualche novità nonostante le difficoltà annunciate. Che si comincino cioè a vedere, anche da lontano, le soluzioni che la nuova politica alla guida della città ha in serbo per il futuro di Prato e su quelle cominciare, finalmente, a confrontarsi.