La giunta regionale approva la variante al Piano di Indirizzo Territoriale (PIT), quella che prevede la nova pista di Peretola, con i soli voti contrari di Fabrizio Mattei (PD), Vanessa Boretti (PD), Mauro Romanelli (SEL), Monica Sgherri (RC), Rudi Russo (CD) e Maria Luisa Chincarini (CD). A favore dell’allungamento della pista a 2mila metri, riporta il Tirreno, 21 consiglieri del Pd, i tre esponenti di Toscana civica riformista (ex Idv), e il socialista Pieraldo Ciucchi (capogruppo Gruppo misto), a cui si sono aggiunti i voti dei consiglieri di opposizione dell’Udc, di Pt-Ncd, oltre a Nicola Nascosti (Fi) e Paolo Marcheschi (Fdi). Dai banchi dell’opposizione si sono astenuti Gabriele Chiurli (Gruppo misto) e il gruppo Ncd. Non hanno invece partecipato al voto il resto dei consiglieri Fdi e Fi.

Durissima Ilaria Santi, presidente del consiglio comunale di Prato che era presente alla seduta del consiglio regionale.

“Mentre Prato riafferma la propria contrarietà al progetto con il voto unanime del Consiglio Comunale del 10 luglio, la Giunta Regionale continua a rifiutare qualunque forma di dialogo – dice in una nota inviata ai giornali –  come se la scelta politica ed istituzionale che dal 2010 stiamo portando avanti fosse una lotta di campanile: ebbene, non soffriamo della sindrome ‘non nel mio giardino’: noi teniamo conto dell’interesse collettivo, dei cittadini e della Regione. […] Ci interessa, eccome, difendere la salute dei nostri concittadini, visto che il nuovo aeroporto li esporrebbe a fattori di rischio non ponderabili – aggiunge –  l’opposizione all’ampliamento di Peretola nasce da considerazioni più complessive, con lo sguardo rivolto alla Toscana intera. La nostra battaglia non è contro l’aeroporto di Peretola, ma per un grande aeroporto toscano a Pisa, per un vero parco della Piana e per un trasporto ferroviario regionale rapido ed efficiente”.

Per poi chiudere con una domanda: “Ha senso – si chiede –  creare un doppione del ‘Galilei’, anziché portare quest’ultimo – inserendolo in una rete ferroviaria all’avanguardia – ai livelli di funzionalità di cui la Toscana ha bisogno? Abbiamo bisogno di investimenti veri, per contare, anche per Prato, sul miglioramento complessivo delle infrastrutture e su di una migliore distribuzione dei flussi turistici. Non possiamo sacrificare ad un unico,  faraonico progetto gli investimenti dela mobilità regionale, tra l’altro in contrasto con gli indirizzi che ci dà l’Europa e in contrasto con gli interessi delle popolazioni della Piana”.