Una provocazione in piena regola, proprio alle soglie del Settembre Pratese, per reagire al silenzio che da troppo tempo avvolge la città etrusca di Gonfienti, vero e proprio patrimonio archeologico pratese sepolto sotto l’Interporto,

Nei giorni scorsi, come racconta Maila Ermini sul suo blog “Primavera di Prato“, sono comparsi alcuni cartelli turistici con tutte le indicazioni per raggiungere la città etrusca di Gonfienti, o semmai quel che ne resta: uno scavo recintato e inaccessibile ricoperto di erbacce. “Primavera di Prato” riporta poi un comunicato che dice di aver ricevuto dai promotori dell’iniziativa,  che si firmano “Anonimi Etruschi”.

“Ci viene da pensare – si legge su Primavera di Prato –  che in tutto questo ci siamo dimenticati di un passo importante, quello dell’insediamento nel nostro territorio, tra il V e il VI secolo a.C. di una popolazione che ancora oggi risulta misteriosa, quella degli Etruschi a Gonfienti. […] Vogliamo che in questo periodo di festeggiamenti (e non solo), possa trovare collocazione questo imponente sito archeologico, cosicché da ricordare la rilevanza e l’importanza di questa scoperta, avvenuta nella metà degli anni ’90, che, sia per progetti proiettati in altre direzioni e poteri che la vogliono sempre e comunque farla da padrone ci ritroviamo, oggi, dopo quasi vent’anni, ad un nulla di fatto, salvo ogni tanto ricordarsi di togliere qualche erbaccia e a proclami pre-elettorali pro-Gonfienti.”

Segue l’appello alla Giunta e ai consiglieri: “Che si cominci veramente a prendere sul serio iniziative atte a valorizzare qualcosa di unico e raro, ciò che al momento è un patrimonio archeologico e storico invidiato da tutto il mondo, la nostra
Gonfienti”.

Negli anni passati, l’area archeologica di Gonfienti è stata oggetto di attenzione da parte di quotidiani e televisioni. Se n’è parlato anche nell’ultima campagna elettorale mentre la notizia più recente è del primo agosto scorso, quando la giunta regionale ha inserito l’acquisizione dell’area archeologica nel piano di programmazione annuale della Regione per mettersi in questo modo nella condizione di “dare seguito – secondo quanto riporta il Tirreno – agli impegni già annunciati e sottoscritti per l’acquisizione dell’area al patrimonio disponibile della Regione Toscana, oggi di proprietà della società dell’Interporto della Toscana Centrale e consentire finalmente la realizzazione di un progetto adeguato e concreto per il recupero e la valorizzazione di uno dei siti archeologici e etruschi più importanti del nostro del Paese”.

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha risposto su Twitter annunciando che l’accordo con la Regione per l’acquisizione dell’area è stato sottoscritto oggi.