E’ uscito per Bompiani il nuovo libro di Sandro Veronesi “Terre Rare”. Il protagonista del romanzo è Pietro Paladini, l’eroe immobile di “Caos calmo”, che nove anni dopo ritroviamo nella situazione opposta, roso dall’ansia e senza più un posto dove stare, costretto a vagare alla ricerca di quella pace improvvisamente perduta, o meglio – e questa sarà la sua scoperta – mai veramente avuta.

Lunedì 20 settembre Sandro Veronesi in un doppio appuntamento nella sua città: alle ore 18.30 da Feltrinelli in via Garibaldi, presentazione dell’ ultimo romanzo  con Piero Ceccatelli. Alle ore 21.30, una “serata informale” allo spazio  Magazzino 1/b, come evento di finissage della mostra di Pippo Lionni, Veronesi leggerà alcune fra le sue pagine preferite del suo Terre Rare, converserà con il pubblico e gli amici e firmerà le copie a chi lo desideri.

Alcune pagine del libro sono state pubblicate su Il Post. Alcuni estratti

Accendo una sigaretta, tiro giù il finestrino, e la fumo a lunghe boccate.
Sono euforico, euforico. Mi appoggio sulla testa la corona da principessa, mi guardo nello specchietto retrovisore, rido.
Quando la sigaretta è finita la butto via col dito, metto in moto e parto, bloccando subito la canzone di Gianna Nannini che da oggi pomeriggio cerca di farsi ascoltare. Tra l’altro D. è una fan della Nannini, mi ha anche portato a vedere un suo concerto, ma il fatto è che sono euforico, come dicevo, e non ho nessuna voglia di ascoltare musica, nessun bisogno di immettere in me energia altrui: al contrario, sono io semmai che dovrei cantare, urlare, sfogarmi, perché trabocco di un’energia terrificante, tanto inattesa quanto insensata – e per questo ancor più terrificante.
D’un tratto mi piace essere quello che sono, mi piace aver fatto quello che ho fatto e soprattutto mi piace quello che farò d’ora in poi. Sono orgoglioso di aver così brillantemente governato la mia nave tra gli stessi scogli sui quali poche ore fa ero naufragato, e soprattutto di esser stato visto mentre lo facevo.

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