Ruffini ha floppato. Bene, possiamo tornare a parlare di cinema.

IL GIOVANE FAVOLOSO, presentato con un poster che è tutto meno che favoloso (Leopardi sottosopra come un Mussolini qualsiasi o il capriccio di un grafico che non sapeva dove cazzo mettere il titolo?) e col timore del remake involontario di Willy Wonka, è un bel film, tra i migliori di Martone. Meno ingessato del solito, con la bella musica di Sacha Ring degli Apparat, un’ottima performance del sempre più bravo Germano e una messa in scena per una volta lontana dall’equivoco neoneorealista che sconfina nella fiction. Forse il miglior biopic italiano dai tempi di Vincere, nel quale ardeva però – e non solo per la figura raccontata – un furore maggiore.

IL REGNO D’INVERNO, palma d’oro a Cannes, è l’altra scelta della settimana per i cinefili coraggiosi. Molto bello, molto lungo (196 minuti), proietta il ricordo di un’epoca non troppo lontana in cui la categoria “noia/lento” era bandita dalla critica e il pubblico amava lasciarsi trasportare da una narrazione non convenzionale, vicina al ritmo della vita. E rispetto agli anni 70 c’è il vantaggio che il dibattito nooooo, il dibattito a fine proiezione non c’è più.

Delude invece UN MILIONE DI MODI PER MORIRE NEL WEST, nuova pellicola demenziale del regista di Ted, il film con l’orsetto sboccato, e creatore dei Griffin Seth MacFarlane. D’altra parte la mescolanza tra western e comedy ha sempre funzionato poco, Mel Brooks a parte. Anche Ritorno al Futuro 3 faceva cacare per gli stessi motivi e per quei costumi che negli western farseschi americani sono sempre troppo finti e poco sporchi. Qualche gag c’è certo, ma il film dura due ore che sono uno sproposito per un film comico. E convince poco anche la sempre bonissimaTheron che tenta la carta della sexy cowboy come la Stone in Pronti a Morire.

E Salemme ce lo leviamo dalle palle prima di Natale. E FUORI NEVICA esce questa settimana. E la notizia è che fa meno schifo del previsto. Confezione tra Vanzina e l’ultimo Verdone (=‘na merda), ma qualche risata si fa. Nando Paone e Buccirosso funzionano molto, mentre rimane un mistero come Panariello possa continuare a lavorare nel cinema dopo i numerosi disastri compiuti.

Tre film romantici questa settimana.

1) Certe quarantenni romantiche impazziranno per I DUE VOLTI DI GENNAIO, riadattamento di un polpettone romantico con Kirsten Dunst e Viggo Mortensen. Esotismo e triangoli patinati, zero cinema.

2) Le hipster ventenni preferiranno decisamente TUTTO PUO’ CAMBIARE con Keira Knightley che canta a New York. Forse più insostenibile del polpettone sopra.

3) Il Terminale di Prato, abbonato al cinema medio francese, proietta LA MOGLIE DEL CUOCO. Meno indigesto delle ultime commedie francesi uscite recentemente nelle sale. Se Martone e Ceylan vi spaventano e siete in cerca di romanticismo, scegliete la busta n. 3.