In attesa della presentazione del programma completo del Prato Festival ideato e promosso dall’assessorato alla cultura del Comune, e dopo l’annuncio dello spettacolo Francesco Nuti. Andata, caduta e ritorno che si terrà al Metastasio il 29 e 30 dicembre, ecco un’altra anticipazione del cartellone. Protagonista di questo eccezionale evento è l’artista calabrese Peppe Voltarelli che venerdì 12 dicembre terrà il suo nuovo concerto-spettacolo Il monumento nel carcere della Dogaia.

Un progetto nato grazie all’impegno del collettivo Teatro Metropolare che da anni lavora all’interno del carcere maschile di Prato e che quest’anno l’assessorato alla cultura del Comune ha voluto inserire nel proprio programma del Festival di Natale.
“Centinaia di persone popolano ogni giorno l’istituzione carceraria: la polizia penitenziaria, gli educatori, il personale amministrativo, i volontari, gli insegnanti, gli avvocati e ovviamente i detenuti ed i loro familiari. Vorremmo rendere stabile questo appuntamento, un’occasione per avvicinare la Dogaia che é tutto fuorché un luogo estraneo alla città. Ringrazio Peppe Voltarelli e Teatro Metropopolare”, commenta l’assessore alla cultura Simone Mangani.

Tredici canzoni che chiudono la ‘trilogia sull’identità’, iniziata con il suo esordio da solista nel 2007 con il CD Distratto ma però e proseguita con il fortunato Ultima notte a Mala Strana, Targa Tenco 2010 come migliore opera in dialetto. Uno spettacolo di teatro canzone in cui – non a caso – le linee guida sono i legami tra le persone, le fughe, le condivisioni, le separazioni, con il cantato sospeso tra italiano e dialetto calabrese. La consapevolezza che l’amore è un fatto comunitario, un diario collettivo, un mare grande con delle zattere sopra che cercano disperatamente di avvicinarsi tra loro. Un canto politico di protesta che racconta di uomini disarmati ma maturi per nuove riflessioni. La canzone è una luce che rinfresca e che pretende di essere seducente; la parte testuale è ispirata a Il Caciocavallo di bronzo, romanzo autobiografico dello stesso autore calabrese, edito da Stampa Alternativa, dove il monumento al formaggio è un pretesto per raccontare in maniera ironica e surreale una Calabria fuori dagli schemi.

Il concerto, aperto al pubblico ma a posti limitati, sarà preceduto da un altro concerto, alle 16, riservato esclusivamente ad un gruppo di detenuti.
L’inizio del concerto è previsto alle 20.30 (con ingresso al pubblico alle 20); per partecipare è necessario prenotarsi entro e non oltre le ore 12 del 21 novembre, inviando una mail a [email protected] indicando nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, e allegando la fotocopia di un documento d’identità valido e recapito telefonico.

E’ il secondo concerto organizzato da Teatro Metropopolare in carcere. Il primo, a luglio, di Paolo Benvegnù. Ecco il report video realizzato da Pratosfera.