Sarà come entrare all’interno di un film non realizzato di Friedrich Wilhelm Murnau. E’ “Danza Macabra” l’ultimo “gioiello” – come lo definisce Paolo Magelli, direttore del Met – messo in scena da Luca Ronconi. Di August Strindberg, lo spettacolo inaugurerà mercoledì 5 novembre la nuova stagione dello stabile della Toscana. Una coproduzione del Metastasio e di Spoleto57 Festival dei 2Mondi, in collaborazione con Mittelfest 2014. In scena fino a domenica 9 novembre.

“Una messa in scena gotica – raccontano i protagonisti – in cui si confrontano e si scontrano da un lato la natura satanica della moglie Alice – interpretata da Adriana Asti – e dall’altro il carattere vampiresco, del marito Edgar – Giorgio Ferrara – che cerca di succhiare la vita al ‘terzo in comodo’ Kurt – impersonato da Giovanni Crippa – psicologicamente fragile e remissivo che verrà contagiato da tutta questa malignità”.

Alice e Edgar conducono una mortifera routine. È l’arrivo di un estraneo a far scattare in loro, come in una coppia d’attori davanti a un insperato spettatore, il gusto dell’esibizione “satanica”. Allora recitano la loro reale natura, all’interno di un’isola disabitata, che da Kurt verrà definita addirittura “l’inferno”, con un faro che illumina le fragilità dell’esistenza, impersonificate nei tre protagonisti.

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Una commedia nera, una storia infernale che a tratti fa comunque ridere: “e non si deve aver paura di ridere – commenta Ferrara -, questo spettacolo racchiude anche una leggerezza, seppur trama e titolo non lo lasciano intravedere”.

“Uno spettacolo che mi ha affascinato – racconta Magelli – per il rapporto estremamente cinico che Ronconi ha con la morte. Un dialogo permanente: il regista si diverte con questo suo ‘macabro’, come un toreador che non vuole uccidere il toro ma che lo vuole fare inchinare davanti a se. Una messa in scena che si regge su tre interpreti straordinari, in una scenografia che ricorda il cinema espressionista tedesco”.

“Danza Macabra” si inserisce all’interno del progetto che da ormai quattro anni porta avanti lo stabile della Toscana assieme al Festival di Spoleto, una collaborazione che è destinata a durare. Magelli e Ferrara si lasciano andare ad un’anticipazione su quello che sarà il progetto del 2015: “vi possiamo solo dire che sarà un’operazione mastodontica, la cui regia sarà curata da Valerio Binasco”.