Una cosa intelligente fatta a Prato proprio in questi giorni. Sei birrifici pratesi, insieme ad alcuni cosiddetti “homebrewer”, cioè quelli che si fanno la birra in casa da soli, hanno deciso di unirsi sotto l’egida di “Birrai pratesi uniti” e produrre la prima, vera “Birra di Prato“. Per rafforzare il concetto d’appartenenza al territorio hanno pure deciso di farla a chilometro zero, usando cioè una certa percentuale di grano della filiera “Gran Prato”. Insomma,  presto Prato avrà una birra tutta sua, un marchio ad hoc e ampie possibilità di produzione visto che la birra verrà prodotta in vari stabilimenti ma con un’unica etichetta e con lo stesso tipo di bottiglie.

birrai pratesi unitiUn’operazione di marketing territoriale per nuove strategie di mercato,  quella messa in piedi da “Mostodolce”, “Badalà”, “Fermento libero”, “Granducato”, “I due mastri” e “Ryton” e da alcuni piccoli produttori e appassionati raccolti intorno alla fanpage “Homebrewer pratesi“. “L’idea – spiega Francesco Schwarzer degli Homebrewer pratesi – era quella di creare una collaborazione continua con i birrai di Prato per implementare la comunicazione e avviare progetti in sinergia”.

Un concetto, quello di sinergia, che sembra essere condiviso da tutti e che a Prato rischia di passare per una bella anomalia. “Una piccola azione rivoluzionaria il fatto che delle aziende, teoricamente antagoniste, abbiano deciso di mettere insieme le loro competenze per produrre una birra comune – dice infatti Elena Mornati del birrificio Badalà – che vuole avvicinare chi di solito non è abituato a bere birra artigianale”. Cui si aggiungono le parole di Cristiano Settesoldi del birrificio “I due mastri”: “Finalmente una realtà che ci permette di fare rete e ci vede uniti per diffondere la conoscenza della birra artigianale. Il nostro vuole anche essere un movimento culturale che approfondisca questo tipo di prodotto”.

Per un  assaggio della “Birra di Prato” bisognerà attendere il 14 dicembre quando, dalle 11,30 in poi al festival internazionale della birra, avrà luogo una “cotta pubblica” della birra pratese.

Foto GreenPlanner