Sul “lettone” dei Soprano c’è il Rinascimento carmignanese. E ha una simbologia ben precisa: l’omertà. Si tratta della “Visitazione” del Pontormo il quadro appeso in camera della famiglia mafiosa più celebre in tv. A raccontarlo oggi è il Corriere Fiorentino: “nella stanza più intima della casa – si legge – campeggia il ritratto dell’artista toscano, lo stesso che nei mesi scorsi ha incantato i visitatori di Palazzo Strozzi nella mostra premiata da con l’Apollo Awards come migliore esposizione mondiale dell’anno 2014”.

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Perché proprio questo quadro? Oltre al fatto che sia la mafia che rinascimento sarebbero considerati, non solo in America, tra i principali biglietti da visita del Bel Paese, c’è un altro significato, che si celerebbe dietro il messaggio del quadro stesso.

A questo punto si chiede spiegazioni al Professor Franco Ricci, che oltre ad insegnare all’Università di Ottawa – in Canada – scrive libri che si occupano di analizzare i più importanti fenomeni mediatici nel mondo. In un suo libro dedicato alla serie tv I Soprano, troviamo la spiegazione della scelta della Visitazione carmignanese: “le donne raffigurate rappresenterebbero ‘l’intendersi senza la necessità di parlare’, quasi che l’esprimersi sia per loro pericoloso. Praticamente quel quadro è il simbolo dell’omertà. E il professor Ricci non gira attorno alle parole, visto che a pagina 55 del suo libro dice esattamente questo, riferendosi alle donne dell’opera: They mimic a world of conspicuous ‘omertà’ and silent social subterfuge: something that the Soprano family holds vital to its very servival“.

L’articolo del corriere si rivolge quindi alla direzione degli Uffizi, nella persona di Antonio Natali, che commenta: “E’ un’interpretazione poetica divertente, ma non c’è alcun supporto scientifico. Io mi occupo di studiare la struttura iconologica del dipinto, la trama sottesa: non mi pare – sottolinea Natali – che vi siano gli elementi per parlare di omertà”. E infine un commento dell’attuale assessore alla cultura del comune di Carmignano Fabrizio Buricchi: “pensavo che la scelta del quadro fosse legata al fatto che il mondo dei Soprano ha una forte matrice femminile. Sono ben contento – sottolinea l’assessore –  della scelta di quel quadro. Ci fa onore il fatto che il collegamento fra Italia e Stati Uniti sia stato individuato in un’opera che abbiamo qui”.