“Metto a disposizione la mia esperienza per Officina Giovani, uno spazio che mi ha dato tanto l’esperienza”: a dirlo è Guido Nardin, attore comico, clown e trasformista nato a Pordenone, ma che da tanti anni vive stabilmente a Prato. Da solo o con la Compagnia Sirteta di cui fa parte gira l’Europa a far divertire le persone attraverso la recitazione, il mimo, la giocoleria, in una parola sola: la clownerie.

Per tre venerdì di gennaio Guido ha organizzato “Officina Ridens”, una rassegna pensata e realizzata assieme al comune di Prato che proporrà negli spazi degli Ex Macelli, spettacoli per grandi e piccoli: “non voglio fare una cosa che duri un anno – commenta l’attore comico – ma una rassegna che potrà avere un seguito, un’evoluzione nel tempo. A Officina una rassegna del genere non c’è mai stata: ho cercato di proporre un programma intelligente che spazi tra i vari linguaggi della comicità, chiamando artisti di fama nazionale”.

Officina Ridens inizierà il 16 gennaio con il debutto dello spettacolo Alter Ugo, il nuovo spettacolo di Guido Nardin (in arte Ugo Sanchez Jr.) con la regia di Luca Domenicali. “Luca è un regista di clownerie musicale che lavora nel campo da 35 anni. Nel nuovo spettacolo mescoliamo tecnologia e corporalità, lazzo e surrealtà, irresistibili provocazioni e tenerezze sparse, con la musica a fungere da coinvolgente e trascinante denominatore comune e con la risata e la sorpresa sempre e comunque come obbiettivi”.

Il 23 gennaio sarà la volta di “Complesso di Edipo in tour” di Piero Massimo Macchini e Domenico Lannutti, “uno spettacolo contemporaneo nei temi: la storia di un provincialotto di 33 anni che vive con la mamma e che sogna di entrare nel mondo dello spettacolo. Uno spettacolo comico che analizza il mondo e lo mette a nudo attraverso una ingenuità folle per ridere di se stessi e degli altri”.

La rassegna concluderà con “Classica for Dummies” il 30 gennaio con la MicroBand di Luca Domenicali e Danilo Maggio. “Un classico della comicità musicale loro sono dei maestri per quanto riguarda questo linguaggio. Giocano con gli strumenti, li confondono, li mescolano, in un contagio sorprendente e virtuoso; una piacevolissima sorpresa anche per quelli che, pensando che la “Classica” sia una musica noiosa e per bacchettoni, scopriranno invece quanto possa essere frizzante e divertente”.

Gli spettacoli sono tutti a ingresso gratuito (con prenotazione consigliata) e iniziano alle 21: “questo per fare in modo che a vederli possano venire sia grandi che piccoli. Sono tornato da una tourné di due mesi in Francia pochi giorni fa e la cosa che mi ha più colpito è stata la presenza di bambini agli spettacoli di mercoledì sera, una cosa che in Italia non sarebbe concepibile. Tutto è possibile perché gli orari degli spettacoli sono pensati ‘a misura di bambino’: ho pensato quindi che potesse essere un buon venerdì sera da passare con la famiglia quello che propongo a Officina. Io mio figlio lo porterò”.