Terreni bonificati, ex discariche rianimate, quartieri trasformati da una massiccia riqualificazione. Detto così sembra una cosa da nulla ma se si cominciano a fare nomi, come per esempio la High Line di New York (un tratto della soprelevata trasformata in giardino), il Gas Works Park di Seattle, o quelli più vicini a noi come la miniera di Ravi Marchi a Gavorrano in Maremma o Parco dell’Incompiuto Siciliano di Giarre, allora le cose diventano un po’ più chiare.

Sono questi i luoghi protagonisti di “Atlante dei paesaggi riciclati“, il volume realizzato dagli architetti Michela De Poli e Guido Incerti che verrà presentato domani pomeriggio al Museo Pecci alle 18,30.

I progetti pubblicati sono organizzati per “ampiezza” di territorio recuperato, con una selezione ragionata di realtà internazionali, così da descrivere i risultati fin qui ottenuti e i benefici apportati e da aprire una finestra su possibili scenari futuri.

Discutono con i curatori dell’Atlante  gli autori dei saggi presenti nel volume:

Adriana Polveroni, direttrice di “Exibart”
Paolo Chiozzi, antropologo visuale
Mariella Zoppi, ordinario di Architettura del Paesaggio all’Università di Firenze
Valerio Barberis, Assessore all’Urbanistica del Comune di Prato.
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