femicidio

Da un anno, l’8 di ogni mese, Pratosfera conta le donne uccise per il solo fatto di essere donna. È così, con una fredda cronaca da bollettino di guerra che ribadiamo ogni volta – e senza attendere Feste o Giornate o Ricorrenze che altro non fanno che sottolineare differenze e disparità – che la questione donna va solo capita, studiata, digerita e superata, ora, anzi ieri. Questo sessismo che impera nella società e affonda le sue radici nella notte dei tempi di una storia tutta al maschile va ripudiato e combattuto ogni giorno, ogni mese, ogni anno, senza attendere mazzolini o giornate ad hoc. E questo fino a che la questione femminile non svanirà sepolta – finalmente – nell’oblio. Voltiamo pagina.

Città di Castello (Pg), 7 marzo 2015
Laura Arcaleni, 40 anni, è stata uccisa nel garage di casa dal marito, Yuri Nardi, 41, agente del locale commissariato che si è poi suicidato. L’arma, il fucile a pompa regolarmente registrato. Laura stava per aprire una casa di accoglienza per minori in difficoltà. È

Capezzano Pianore, 23 febbraio 2015
Maria Palmerini, 77 anni, è stata uccisa dal figlio di 50, Andrea Bresciani, che poi ha rivolto il fucile contro se stesso. Sono stati trovati morti all’interno dell’abitazione dove vivevano insieme in via Corte Carignoni, tra Capezzano Pianore e Monteggiori, una zona piuttosto isolata.

Capodrise, Caserta, 23 febbraio 2015
Al culmine di una lite per futili motivi, Tommaso Sanzio, 51 anni, ha ucciso a martellate Pasqualina Sica, 56, che abitava nello suo stesso condominio. Pasqualina era una professoressa delle scuole superiori.O

Moncalieri (To), 9 febbraio 2015
Uccide la moglie a bastonate davanti al figlio di 10 anni, poi fugge in autobus. L’aggressione è avvenuta in una fabbrica abbandonata dove la coppia, che ha altri tre bambini ed è di origine romena, si era adattata a vivere con altri immigrati che hanno dato l’allarme. Magda Valcelian aveva 26 anni. Lucian Valcelian, suo marito, l’ha prima picchiata a mani nude e poi finita con il ramo di un albero.

Catania, 7 febbraio 2015
Letizia Agata Giulia Consoli, 50 anni, era vedova e frequentava abitualmente la spiaggia della Plaia. È lì, nel bungalow di uno dei campeggi, che è stata uccisa da Zakaria Ismaini, 32 anni, del Marocco. Il giovane l’ha colpita ripetutamente con una trave di legno appuntita, sfigurandola, e poi ha tentato di dare alle fiamme la casetta in legno.