A Prato ci sarà il primo concerto di musica acusmatica. Giovedì 19 marzo, a Officina Giovani (ore 21,30 – ingresso libero). “E cosa sarebbe la musica acusmatica?” potrebbero chiedere i più: lo abbiamo domandato all’ideatore del progetto, Tommaso Rosati (vi ricordate l’uomo che aveva “aumentato” la chitarra di Riccardo Onori?): la serata sarà il “saggio” finale del corso di musica elettronica tenuto dal compositore pratese a Officina Giovani, in collaborazione con la scuola di musica Verdi.

Cosa è la musica acusmatica. “La musica acusmatica è fatta di suoni – racconta Rosati – dei quali non si riconosce l’origine. Suoni che si ascoltano senza individuarne le cause, di cui non si vede nemmeno l’esecutore. La sua caratteristica principale è che l’attenzione è tutta sul suono quindi, la cui diffusione non avviene in stereofonia – come si svolgono i concerti “normali” – ma in quadrifonia o più”. I concerti di musica acusmatica avvengono infatti in un ambiente senza luce e in cui il pubblico si trova seduto al centro della scena. Il musicista effettua un uso consapevole e ricercato degli altoparlanti, che da strumenti di riproduzione asettica del suono diventano strumenti di proiezione sonora, la cosiddetta “spazializzazione”: “la gestione della direzione del suono fa parte dello ‘spartito’ in questo genere di concerti e a Officina Giovani verrà fatta in tempo dai vari esecutori che si susseguiranno”.

Il concerto è la fine di un percorso voluto da Tommaso Rosati, sposato dalla scuola Verdi e Officina Giovani: “era un corso che mancava a Prato, hanno aderito 11 ragazzi dai 20 ai 30 anni. Il percorso era incentrato sul creare musica al computer, legato quindi alla produzione musicale. Volevo fare vedere che esiste un altro approccio per la composizione musicale”.

L’ispirazione l’ha data Pratosfera. “Serviva uno spunto di partenza – racconta Tommaso – per creare la performance musicale, per ispirare gli allievi. Abbiamo preso come spunto il secondo compleanno di Pratosfera, un ragionamento sul giornalismo e la sua evoluzione. Ci siamo fatti suggerire dalla redazione un brano di letteratura su cui lavorare: ci è stato consigliato “Una solitudine troppo rumorosa” di Hraball che è un brano molto controverso che parla più che altro della materia di carta, di come viene pressata e della scrittura. Il brano è stato letto assieme ai partecipanti al corso, dopodiché ognuno si è lasciato ispirare, secondo la propria esperienza ed ha creato il proprio brano”.

Un sogno? “Un festival di musica acusmatica”. Un concerto del genere è raro da ascoltare in Italia: gli esempi si contano sulle dita di una mano. Tommaso Rosati ha un sogno: fare un festival acusmatico a Prato: “vediamo come andrà giovedì, percepisco molta curiosità da parte delle persone, non mi dispiacerebbe evolvere questa esperienza in una cosa più allargata di respiro internazionale. Prato è la città perfetta, con un bel fermento contemporaneo. E questa è musica contemporanea”.