Il Teatro Metastasio sosterrà il lavoro nel carcere La Dogaia del collettivo artistico Metropopolare. Presentato stamattina, in occasione della giornata mondiale del teatro in carcere, il protocollo che verrà stipulato nei prossimi giorni tra la casa circondariale di Prato, la fondazione pratese e il collettivo che da anni porta avanti un corso di teatro tra le mura de La Dogaia.

Il sostegno da parte del teatro pratese vedrà la partecipazione del Met alle nuove produzioni e ai nuovi laboratori che il collettivo guidato dalla regista Livia Gionfrida metteranno in piedi. “Si tratterà – racconta la regista – di un sostegno tecnico da una parte, con la messa a disposizione di impianti luci, audio e artistico dall’altra, partecipando anche in parte alla realizzazione del laboratorio”. Di fianco a tutto questo, il Metastasio si impegnerà ad organizzare dei corsi di formazione professionale per i detenuti per quanto riguarda i “mestieri dello spettacolo”, quei mestieri che ruotano attorno al palco: attrezzista, tecnico del suono e luci, scenografo: “vogliamo insegnare un mestiere – spiega Edoardo Donatini del Metastasio – che sarà utile ai detenuti sia all’interno del carcere durante la messa in scena dei nuovi spettacoli del collettivo, sia quando usciranno, forse proprio dietro alle quinte del nostro teatro”.

“Ci stiamo muovendo affinché – spiega Gionfrida – il lavoro che portiamo avanti in carcere assieme ai detenuti sia sempre più considerata come vera e propria residenza artistica, strutturata e formativa”.

L’accordo è stato presentato stamattina all’interno della sala cinema della Dogaia, alla presenza del direttore del carcere Vincenzo Tedeschi, degli assessori del Comune di Prato Simone Mangani (cultura) e Luigi Biancalani (Politiche sociali) e al presidente del consiglio comunale Ilaria Santi. Dopo la presentazione è stato proiettato il documentario tratto dall’ultima produzione del collettivo Metropopolare “H2Otello”, ispirato alla tragedia di William Shakespeare.