“Diario di provincia” di Oscar De Summa è in scena al Camarillo domani sera, venerdì 17 aprile alle ore 22. In una scena vuota, poche luci efficienti ma scarne, un solo attore, Oscar De Summa, e la sua voce danno vita ad uno spettacolo che dipinge lo scorcio di una vita di provincia del sud opprimente, da cui si può solo fuggire per sentirne, forse, la mancanza.

Un affresco divertente, dietro cui si nasconde una tragedia, un risvolto drammatico, che forse rappresenta l’unica rottura a una routine che annienta ogni speranza, ogni gesto eroico.

La noia è la sovrana di un regno bruciato, in cui uomini e donne indugiano senza concludere nulla, rassegnati. Stare nella piazza deserta a guardare le cosce delle donne, bere e rubare alla luce del sole: questo è il Sud raccontato da Oscar De Summa, questa è la Puglia amata e odiata e Oscar è anche il protagonista di Diario di Provincia, il ragazzo che dice no all’asfissia dei giorni eternamente uguali e lo fa ribellandosi ingenuamente: cambiando lavoro prima e abbigliamento dopo, inseguendo le mode del Nord, ma trovandosi piantato sempre nella stessa palude.

Il pubblico ride delle superstizioni, dei vecchi e degli uomini e delle donne frastornate dal caldo, e ridendo non si accorge di essere condotto sul ciglio dell’inevitabile precipizio, al di là del quale non esiste nessuna cura, nessun sollievo.

OSCAR DE SUMMA
Formatosi alla scuola di teatro della Limonaia presso il Laboratorio Nove con Barbara Nativi, Renata Palminiello e Silvano Panichi, si specializza con due corsi di Alta formazione per attori di Polverigi e di Milano (ricordiamo tra gli altri insegnanti Marco Martinelli, Adriana Borriello, Mohamed Driss, Laura Curino, Gabriele Vacis, Thierry Salmon). Frequenta vari stage di Claudio Morganti, Alfonso Santagata prima e di commedia dell’arte con Antonio Fava poi.

Da subito affianca al lavoro di attore presso diverse compagnie (ricordiamo La scena del consiglio di Claudio Morganti e Renata Molinari, L’ora di tutti di Maria Corti, regia Pamela Villoresi, Satelits Obscens della Fura del Baus, Miles Gloriosus di Plauto, regia Marinella Anaclerio, ecc) con quello di autore e regista (Diario di Provincia, Hic Sunt Leones, Riccardo III, Selfportrait, pubblicato dalla Minimun Fax nella raccolta Senza corpo. Voci della nuova scena italiana a cura di Debora Pietrobono).

Negli ultimi anni è stato impegnato nella tournèe del Mercante di Venezia con la regia di Massimiliano Civica (premio Ubu 2009 per la regia, premio Vittorio Mezzogiorno agli attori) e con Amleto a pranzo e a cena, di cui ha curato regia e drammaturgia per Fondazione Emilia Romagna Teatro. Ha appena terminato la tournèe di Un sogno nella notte dell’estate con la regia di Massimiliano Civica.

Attualmente sta lavorando al progetto Chiusigliocchi, una nuova drammaturgia prodotta da La corte ospitale e a CD 318 e la ricerca del pianoforte perfetto sulla biografia di Glenn Gould, un progetto di teatro e nuove tecnologie in collaborazione con L’aquilone di Viviana.