Che cos’è Sarajevo oggi? Persone e luoghi rispondono a questa domanda guidandoci alla scoperta della vera bellezza della città: le sue biblioteche e i suoi musei, la sua vivace scena culturale, la ricostruzione appassionata della sua storia. Ma soprattutto la forza straordinaria con cui essa affronta la nuova “era glaciale”, quella della crisi delle istituzioni culturali, e le “fatiche delle pianure”, quelle di un dopoguerra di cui ancora non si riesce a intravedere la fine.

E’ il docu-film “Sarajevolution”, un viaggio nella realtà culturale della Sarajevo di oggi, che sarà proiettato nella sala conferenze della Biblioteca Lazzerini giovedì 28 maggio alle ore 21. Un film documentario di Rocco Riccio, scritto da Giulia Levi, Marco Rubichi e Federico Sicurella.

La storia. Accompagnati da Avdo, tassista, ci muoviamo fra le strade di Sarajevo per carpirne lo spirito, i ritmi e andare oltre l’immagine da cartolina che la città offre al visitatore occasionale. Per riflettere sulle complessità che emergono, Sarajevolution offre uno sguardo da una prospettiva nuova, esplorando luoghi vivaci della città che ne compongono il vasto panorama culturale. La cultura che trova spazio nelle biblioteche, nei musei, nei teatri – ma anche quella cultura che si cela nel modo di intendere la vita quotidiana, che usa l’umorismo, la risata, come strumento di conoscenza di sé. La conoscenza, l’amore per l’altro, sono stati obiettivi scientemente colpiti durante la guerra, e la Vijećnica, la Biblioteca Nazionale e Universitaria distrutta nel 1992, ne rappresenta l’esempio più illustre. È questo splendido palazzo, svuotato delle sue storie, lasciato per 20 anni distrutto e vuoto, il centro del nostro viaggio: un luogo dove memoria e presente si intrecciano indissolubilmente. Intorno a esso ruotano le storie di molti degli intervistati, persone che oggi, con il loro lavoro e la loro passione rendono viva la città e ricuciono i fili della sua storia. Gli attori che registrano audiolibri per i ciechi, il restauratore di libri, lo scrittore che non riusciva a scrivere della biblioteca data alle fiamme… Ogni volto, ogni parola, ogni luogo ci raccontano qualcosa di questa città. Qualcosa che esula dal dramma del passato e che non manca di interrogarci sul nostro rapporto con essa.“

Alla proiezione seguirà un dibattito con Federico Sicurella e Azra Nuhefendić, scrittrice e giornalista bosniaca nonché una delle protagoniste del film. L’evento è organizzato a cura de La Bottega delle Lingue, con il patrocinio del Comune di Prato.