Si chiamano Ondacaustica, sono un gruppo rock nato a Como nel 2010 e assestatosi nel 2014, e in questi giorni sono a Prato per girare il loro primo video musicale legato al loro brano più suggestivo: Bambola di pezza.

Ebbene sì, è proprio Prato la città prescelta. Perché? Perché pratese è la location – il capannone della Milior di via Pistoiese -, pratesi sono sceneggiatura, direzione lavori, costumi, gruppo tecnico, regia e persino il batterista prestato per l’occasione alla band. Ma soprattutto pratese è colui che ha pensato e fortemente voluto tutto questo: Christian Lenzi. Scrittore e attore, Lenzi – 39 anni – è quasi inciampato in questa occasione che ha saputo trasformare con energia e talento.

“Ho conosciuto Matteo Ronchetti, il bassista del gruppo comasco, durante un viaggio in Egitto – racconta Lenzi -. Vedendomi lavorare ad alcuni video, ha voluto farmi ascoltare i pezzi della sua band nella speranza che mi stimolassero idee e suggerimenti. Al mio rientro a Prato, dopo due giorni, la sceneggiatura di Bambola di Pezza era pronta. Mi è venuta cosí, di getto. Questo brano mi ha completamente stregato”. Lenzi, alla sua prima esperienza da sceneggiatore, ha ambientato sin da subito i suoi flash creativi a Prato, o meglio in uno dei tanti capannoni pratesi abbandonati, simbolo di un passato glorioso e di un presente difficile, ma in cerca di riscatto. “Il lavoro mi è uscito fuori con grande spontaneità, tanto che i musicisti sono rimasti molto colpiti e io con loro – racconta ironico -. I nostri primi incontri sono avvenuti via Skype, poi sono salito a Como per conoscerli tutti: Raffaella Cataldi, la voce, e Lorenzo Fusillo, chitarrista, anima del gruppo e autore di Bambola di Pezza”.

Dopo aver avuto carta bianca dai musicisti, quindi, Lenzi dedica ogni momento libero a questo progetto e in poco tempo mette su una squadra d’eccezione e piena di passione. “Prima di partire per questa complessa e impegnativa sfida – riprende – ho voluto assicurarmi che avrei potuto avere al mio fianco uno dei registi pratesi che piú stimo: Mike Ricci. Sapevo che se lui avesse accettato, dicendomi che il mio programma era fattibile, potevo star tranquillo. Così, al suo sì, insieme abbiamo costruito l’intera squadra tecnica: Dario Salvietti al montaggio, Marzia De Luca alle riprese, Consuelo Calitri operatrice e direttrice della fotografia e Giulia Ambusta, assistente alla regia, Cinzia Michelini al trucco e Francesco Melani, aiuto scenografo. Un pool interamente made in Prato e la cui presenza, sinonimo di qualità e serietà, mi ha fatto dormire sonni tranquilli”. A loro si sono aggiunti, poi, l’amico Stefano Targetti – che ha suonato la batteria con la band sprovvista del suo musicista – e la grande disponibilità di Marco Miliotti che ha messo a disposizione la storica Milior per le riprese interne.”Volevamo girare dentro un capannone abbandonato, ma era impossibile ottenere i permessi. Cosí ci siamo limitati a filmare una fabbrica diroccata dall’esterno, girando invece le scene interne nella fabbrica di Marco, che ringrazio di cuore”. Il risultato è un video – nel quale Lenzi compare anche come attore – che ripercorre interamente la trama del brano, fra flash back e sbalzi emotivi.

Nell’intera giornata di ieri e in buona parte di questa calda domenica, dunque, fra via Pistoiese e San Giusto, sta nascendo un prodotto artistico d’eccezione, che ha tutti i numeri per sfondare. “Sono molto emozionato – conclude -, ma felice. Siamo stanchi, ma soddisfatti. Ora ci concentreremo sul montaggio e poi il lancio. È stato un lungo viaggio ricco di emozioni inenarrabili”. In nome della musica… a Prato.