Cosa succede al nostro cervello quando si trova davanti un’opera d’arte? Come si concilia la libertà dell’espressione creativa con il rigore della scienza, o meglio, in questo caso, della neuroscienza?

A Prato, il 17 ottobre al teatro Metastasio (ingresso libero), arriva “I neuroni delle Muse”, convegno internazionale di neuroscienze proverà a raccontare la “grande analogia tra la neuroscienza e l’arte – si legge nella nota stampa – entrambi, per vie diverse, permettono di “guardarci dentro” e guardare dentro agli altri. Guardarci dentro, in tutti i sensi e attraverso tutte le vie (letterali o metaforiche) in cui questo può avvenire, significa comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda. Come il pittore crea il suo mondo – prosegue la nota – il cervello rende possibile la nostra percezione del mondo e di noi stessi.  Il cervello colora i ricordi, dà loro una tinta scura o brillante, a seconda dello stato emotivo che li accompagna. Lo stesso fa il pittore che sulla tela ci racconta un’esperienza a tinte fosche o tenui, e riesce a trasmetterci quelle emozioni proprio perché, pur nella immensa varietà delle persone, parla ad un cervello umano. L’arte, quindi, fornisce uno dei più preziosi documenti sul funzionamento del nostro cervello, cosa che non a caso era già stata suggerita da Paul Klee: “l’arte non riproduce il visibile, rende le cose visibili””.

“Le nuove scoperte neurobiologiche – si legge ancora – stimolano l’artista a giocare sempre di più con la percezione di coloro che si troveranno di fronte alle sue opere, costituendo così un grande impulso per un’arte dalle forme sempre nuove. Tra i pionieri degli studi che intendono chiarire i rapporti tra «arte e cervello», c’è l’italiano Lamberto Maffei, neurobiologo di fama internazionale, che sarà tra gli ospiti della rassegna”.

Oggi è possibile visualizzare quali zone del cervello si attivano o si disattivano quando un soggetto vive diverse esperienze – spiega la nota stampa – come quella amorosa, religiosa o, appunto, artistica. Il neuroimaging è una tecnica che si avvale di vari strumenti e procedure per la visualizzazione del cervello durante lo svolgersi di certe attività da parte del soggetto. È proprio l’osservazione “in vivo” che ha permesso di scoprire correlazioni costanti tra determinati momenti della creazione artistica e l’attivarsi di alcune aree del sistema nervoso centrale. Tuttavia, non sono solo gli studi di neuroimaging che hanno permesso di capire il nesso tra l’attività neuronale e l’attività dell’artista. Anche il dialogo che si è instaurato in misura crescente tra scienziati e artisti, che è al centro della giornata di studi, è stato una fonte di scoperte e riflessioni”.

“Da un lato ci sono quindi gli uomini di scienza – conclude la presentazione – che volgono sempre di più lo sguardo alle altre discipline per capire quanto la scienza pervada ogni ambito della nostra vita, quanto, in altre parole, il cervello sia il motore della multiforme attività umana. Ma non è solo lo scienziato che sperimenta e scopre. Nella creazione dell’opera d’arte, anche l’artista è un neuroscienziato che esplora le potenzialità e le capacità del cervello, senza servirsi naturalmente di elettroencefalogramma o risonanza magnetica, ma usando strumenti e tecniche del tutto personali e intime, che nondimeno gli permetto di scoprire fin dove può arrivare l’immaginazione, l’emozione, la comprensione del mondo”.

 

PROGRAMMA
Conduce: Isabella Mezza (Roma)

9.00 · Saluto delle Autorità

9.30 · Lettura magistrale “Arte e cervello visivo”, Lamberto Maffei (Pisa)
I SESSIONE

Moderano: R. Ceravolo (Pisa), P. Forleo (Firenze)

10.15 · Le figure della complessità tra tecnologia, scienza ed arte / Paesaggi della Mente, 
Marco Bazzini (Pistoia), Alberto di Fabio (New York)

11.15 · Discussione

11.30 · Le facce dell’arte, Francesca Morgante (Messina)

12.00 · Discussione

II SESSIONE

Moderano: P. Palumbo (Prato), U. Bonuccelli (Pisa)

12.15 · Dopamina e creatività, Ubaldo Bonuccelli (Pisa)

12.45 · Discussione

13.00 · La fabbrica dell’arte. “The wandering brain”: Default State Network e creazione artistica, Alessandro Tessitore (Napoli)

13.30 · Discussione

13.30-14.30 · Lunch

III SESSIONE
Moderano: S. Sorbi (Firenze), M. Falcini (Prato)

14.30 · “Impropura. Nessun accordo preventivo o della concentrazione distesa”
con Monica Demuru (Roma), Mirio Cosottini (Arezzo), Francesco Canavese (Firenze)

15.00 · Lettura magistrale

Introduce: Guido Moradei (Prato)

“Il suono dei numeri”: la musica tra ragione e sentimento, Alberto Batisti (Firenze)

15.45 · Il dono di Apollo: dalla percezione al piacere musicale
, Enrico Grassi (Prato)

16.30 · Discussione

16.45 · “Agire nel tempo. Esperienze d’improvvisazione lineare e non lineare”
di Mirio Cosottini (Arezzo) con Francesco Canavese (Firenze)

18.00 · Conclusioni

COMITATO SCIENTIFICO ORGANIZZATORE

Pasquale Palumbo
Direttore U.O. di Neurologia, Ospedale di Prato

Enrico Grassi
U.O. Neurologia, Ospedale di Prato
Coordinatore Nazionale del Gruppo di Studio di Neuroestetica della SNO

Ubaldo Bonuccelli
Direttore UO di Neurologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia di Pisa

Maurizio Fioravanti
Presidente del Polo Universitario di Prato (PIN)

Francesca Mastorci
Biologa assegnista CNR di Pisa

Alessandro Pingitore
Ricercatore del CNR di Pisa

 

Il convegno “I Neuroni delle Muse”, iniziativa dalla U.O. Neurologia dell’ospedale di Prato, è organizzato dal dott. Pasquale Palumbo, direttore dell’Unità Operativa, coadiuvato dal dott. Enrico Grassi, coordinatore Nazionale del gruppo di studio di Neuroestetica della SNO (Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi degli Ospedali Italiani). Parteciperanno alcuni tra i maggiori esperti internazionali di Neuroestetica, insieme a storici dell’Arte e storici della Musica che si confronteranno con artisti contemporanei delle arti figurative e musicali.