Qualcosa di strano suona al Fabbricone. E’ “Missalaika”, lo stravagante incontro tra un pianista, una band rock e una voce ammaliante che andrà in scena martedì 8 dicembre (7 euro).

Scritta da Arturo Annecchino in occasione dello spettacolo teatrale Giochi di famiglia, trilogia di Belgrado di Biljana Srbljanovic (regia Paolo Magelli) – si legge nella nota stampa –  “Missalaika” è un contenitore di stili ed attimi in una lingua inventata, dove la spettacolarità dei suoni suggerisce immagini altre, ovvero un viaggio attraverso brani per il cinema composti dallo stesso Annechino e attraverso grandi maestri del rock (dai Pink Floyd ai Gentle Giant per finire ai Genesis), del post-rock (Sigur Ros) e della musica classica (Satie, Poulenc), legato dal sottile filo rosso di un racconto teatrale, quasi di sottofondo, ambientato tra gli elementi di un cantiere in costruzione”.

In scena lo stesso Arturo Annecchino al pianoforte acustico, la cantante solista Ivanka Mazurkievic e la band rock formata da un gruppo di amici musicisti: Martina Sciucchino ai cori , Alberto (Bobo) Porcacchia e Simone Stopponi alle chitarre, Luca Annessi alle tastiere, Luca Costantini alla batteria, Emanuele Ranieri al basso.