Il market di via Santa Margherita che il sindaco aveva chiuso per un anno lo scorso mese di novembre riaprirà con ogni probabilità lunedì 14 dicembre. Lo riporta stamani La Nazione spiegando che il Tar toscano ha accolto “l’istanza presentata dall’avvocato Maria Di Rocco per conto dei coniugi nigeriani titolari del negozio riconoscendo – si legge nell’articolo –  l’eccezionale urgenza della situazione di questa famiglia con tre bambini che viveva dei guadagni dell’emporio”.

Pronta la replica del Comune, che in una nota spiega che “da agosto 2014 sia gli agenti della municipale sia le altre forze dell’ordine hanno rilevato che il negozio di via S. Margherita 14/18 è un ritrovo abituale di pregiudicati ed è stato accertato che è un punto di appoggio per gli spacciatori di droga. Tanto che lo scorso settembre – si legge ancora – sono stati arrestati all’interno del negozio tre nigeriani per detenzione al fine di spaccio di eroina e cocaina: durante l’operazione uno dei tre spacciatori aveva tentato anche di nascondere la droga nel bagno del locale”.

Da qui la decisione “di firmare l’ordinanza, interpretando quanto previsto dall’articolo 54 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, che attribuisce al sindaco il potere di adottare provvedimenti contingibili e urgenti per prevenire gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”.

“Le sentenze non si commentano, leggeremo le motivazioni e ne prenderemo atto – dice stamani il sindaco Matteo Biffoni – Ma non ci fermiamo, certi della legittimità dell’ordinanza e delle motivazioni che nell’atto stesso che ho firmato lo scorso 19 novembre sono ben dettagliate”.

Nel pomeriggio, anche il capogruppo del Pd in consiglio comunale Lorenzo Rocchi interviene sulla riapertura. “Non è nostra intenzione discutere i provvedimenti dell’autorità giudiziaria, anche perché ad ora non conosciamo il testo del provvedimento, ma crediamo sia già utile porsi alcune domande – comincia la nota di Rocchi – Siamo tutti a conoscenza che a Prato vi è un problema di spaccio di droga di dimensioni regionali? Siamo tutti a conoscenza che, sulle direttrici dei treni regionali, si spostano tutti i giorni spacciatori e clienti che si fermano regolarmente a Prato (dove la droga costa meno)? Siamo tutti a conoscenza del numero annuale dei casi di overdose e di dove si concentrano? Siamo tutti a conoscenza del fatto che proprio in quelle vie, poiché prossime alla stazione, si concentrano lo spaccio, il consumo e che c’è un sistema commerciale che nel degrado prolifera e fa da base?”.

“Il Comune di Prato, insieme agli operatori adibiti, fa la sua parte – aggiunge Rocchi  – Prima di tutto contrastando il degrado, concentrando l’azione della Polizia Municipale, riqualificando le strade e le piazze interessate dal fenomeno, mettendo in sicurezza il parcheggio del Serraglio, favorendo l’apertura di esercizi commerciali sani e di funzioni pubbliche. L’obiettivo di questa amministrazione è quello di rendere quell’area viva e vissuta, allontanando un fenomeno che, per natura, prolifera nel degrado. E’ evidente che ciò non basta, che bisogna tentare anche con altri strumenti, spingendo più in avanti possibile le poche competenze del Comune, e agendo in sinergia con tutte le forze in campo. Come era avvenuto nel caso di Santa Margherita, con la polizia che arresta all’interno del locale, la magistratura pratese che fa le indagini, il Comune che firma l’ordinanza ex art. 54 del testo unico sugli enti locali e sospende l’esercizio per un anno. Ma il Market – conclude – adesso probabilmente riaprirà e, in attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento, crediamo sia legittimo chiedersi se stiamo tutti lavorando nella stessa direzione”.