Mercoledì 16 Dicembre – Star Wars ep.7 (Il risveglio della forza) – Tutti i cinema possibili ed immaginabili

star_warsParliamoci chiaro e tondo: questo non è un evento fiorentino. Non è la solita serata, non è il solito concerto o evento sportivo. Questa è l’avvenimento più importante d’Italia, ovviamente dopo gli ottavi di finale Fiorentina-Carpi, per l’occasione spostati alle ore 16.30. La saga numero uno per gli adoratori di sagre pippone giunge ad un nuovo capitolo, il settimo: l’ideatore George Lucas, un personaggio-incrocio fra un senatore del PCI del 1976 ed un programmatore di videogiochi per Amiga, ne è ancora ben felice ed orgoglioso anche se a forza di raggi laser è andato in esaurimento nervoso ed ha venduto tutto alla Disney. Che dire? Per chi la ama, sta saga, è un must. Per chi rimane indifferente a questo pilone, che al confronto “Quando si ama” è lunga quanto una puntata di “Love bugs”, sembra un fenomeno di isteria collettiva. Principesse con un paraorecchie di pelo per acconciatura, robot da cucina della Moulinex come personaggi, astronavi fatte come bottoni di un cappotto della Fred Perry, spade de foco di verdoniano retaggio, soldati bianchi o neri incatastati in blocchi di plastica tipo Playmobil: il tutto retto da un mondo costruito alla perfezione, ma che lascia francamente interdetti noi utenti che pensiamo che la “saga” possa essere Rocky e Il Padrino. Pace all’anima nostra, stasera ce ne staremo a casa ma auguriamo agli spettatori di uscire soddisfatti dal cinema. E poi, per dirla tutta, noi tifiamo Star Trek. Lo sappiamo che è come bere la Pepsi invece della Coca Cola, o tifare Espanyol vivendo a Barcellona: pace. Un giorno qualcuno ci spiegherà come si può fondere la fantascienza con le telenovelas, ottenendo un guazzabuglio fra “Fantaghirò”, “Anche i ricchi piangono” ed un concerto a base di raggi laser, tipo Jean Michel Jarre. Buona visione.

Giovedì 17 Dicembre – THE CHARLESTON MASS CHOIR – Teatro Verdi

charlestonCi avviciniamo a Capodanno, e ci avviciniamo quindi agli eventi che questa città ci offrirà, come al solito, per salutare il 2015. Uno dei riferimenti di piazza è sempre stato il “coro gospel”, classico evento che rassicura e fa commentare a tavola “bbbeeeelllooo”, ma poi non è che trovi così tanti estimatori. Del resto mica siamo ad Harlem, a noi bastano gli stacchi delle pubblicità in TV con “Oh happy day”, magari cantata da Woopy Goldberg, che tanto quando pensiamo al gospel pensiamo sempre a questa bellissima attrice. A Firenze stasera scaldiamo i motori con il Teatro Verdi sul cui palco si presenteranno una serie di artisti che faranno a gara ad urlare uno sopra l’altro: perfetto per i cantanti fiorentini, che accorreranno in massa per poi capire che forse fare le cover di Sting è cosa più appropriata in certi casi. “The Charleston mass choir” a noi fa venire in mente una specie di “Fame” dove si canta strillando per due ore, e pace agli orecchi del pubblico: non per la qualità, ma per i decibel che i timpani dovranno sopportare. Augurandovi una buona serata, e consigliando caldamente l’evento, ricordiamo che la manifestazione è finanziata dall’Associazione Italiana Medici Otorinolaringoiatrici: nell’intervallo dello spettacolo potranno essere eseguiti gratuitamente dei lavaggi del condotto uditivo esterno presso un gazebo istituito all’interno del teatro stesso.

Venerdì 18 Dicembre – Camillocromo Beat Band – Auditorium Flog

CamillocromoE venne poi il momento per recensire un avvenimento del venerdì sera della Flog, cosa che generalmente facciamo con parsimonia visto il nostro accordo con il “Garante Unico per il controllo delle serate freak” in Italia. Ma stavolta andiamo oltre, visto che il complesso che monterà il palcoscenico non solo è targato made in FI e non proveniente da lande ungheresi ma soprattutto per il nome che porta, Camillocromo, ispirato al grande vignettista Altan. Proprio lui, la cui mente ha partorito sia il camaleonte denominato Kamillo Kromo, e sia la mitica Pimpa, la cagnetta a pois che tanto ha popolato i sogni degli utilizzatori occasionali di acido lisergico, oggi firma le vignette di Repubblica e Espresso. Quelle, per capirsi, dove ci sono due ometti brutti colorati ed un fumetto di uno dei due personaggi che parla male di Berlusconi, prescindendo dal fatto che Berlusconi sia o meno ancora capo del governo. Camillocromo Beat Band, una band fatta di giovani e ottimi musicisti, che fondono una miscela ripresa appena appena dalla Banda Osiris e ritmiche anni ’20, incastonando stonature musicalmente perfette come le stonature del pubblico presente, immerso in riti ancestrali a base di vino rosso in bicchieri di plastica e sigarette autocostruite con il Drum e cartine chieste in prestito. Tutto condito con il look fatto di abiti dismessi dai nonni, che vestirsi come cento anni fa racchiude il senso del “si stava meglio quando si stava peggio”, e spesso una bella base elettronica, che con il basso che pompa, anche se sintetico, ci si diverte di più. Belle presenze femminili crediamo non mancheranno, perché l’artista di sto taglio ne richiama, quindi vi consigliamo caldamente l’arrivo al Poggetto. Niente sigarette già fatte, mi raccomando, e niente cocktail al bancone.

Sabato 19 Dicembre – Tiziano Ferro – Mandela Forum

tizianoConcerto culminante di questa settimana, forse l’ultimo grandissimo evento di questa città in un 2015 memorabile: Fiorentina nelle vette alte della classifica, Pontefice allo stadio Artemio Franchi, nuovo aeroporto in vista e Tizianone nostro al Mandela Forum. Tralasciando questioni o giudizi a nostro avviso insindacabili sull’unico gorgheggiatore tricolore esistente in questo momento, e non ce ne voglia Bocelli, alle prese oltre che con la carriera artistica anche con le immagini politicamente scorrette che girano sui social e che fanno ridere anche Veltroni di nascosto, il momento è topico. Nonostante i malori annunciati, non si sa bene di quale natura (sicuramente sentimentali), Ferro approda nuovamente a Firenze per un concerto che sarà seguitissimo. Lo spettacolo sarà assicurato, con l’artista che probabilmente arriverà attaccato da un drone sul palco, cantando “Sere Nere” al contrario, tono vocale assicurato, che poi tanto ci interessa il giusto se Tiziano si mangia praticamente le vocali e consonanti a tal punto da divenire un generatore automatico del gioco putroppo in disuso “PAROLIAMO”. Sarà sicura anche la partecipazione del pubblico, di ogni tipo. Vi ricordiamo, su suggerimento degli organizzatori, che l’ASL di Finale Ligure ha messo a disposizione dei fidanzati un pool di psicologi di supporto in uno spazio attiguo all’ingresso del Palasport. Le dottoresse Jessica e Moira saranno ben liete di supportarvi e coadiuvare la lancinante attesa delle consorti, intente nel cantare a squarciagola “L’olipiade” all’interno dello stesso Mandela Forum. Titti, siamo tutti con te. Daje.