Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di martedì 22 dicembre le tappe e gli indirizzi per il progetto di fusione della Fondazione Prato Ricerche, che gestisce il Museo di Scienze planetarie per conto della Provincia, nel nuovo Parco della scienza e della cultura (Fondazione Parsec) del quale il Comune di Prato sarà il socio fondatore e in cui a sua volta si trasformerà il Centro di Scienze Naturali. A favore ha votato il gruppo Pd mentre il consigliere di FPI Andrea Bonacchi si è astenuto.

“L’integrazione fra Fondazione Prato Ricerche e Centro di Scienze naturali, con la nascita del Parco della scienza e della cultura, rappresenta un progetto per la valorizzazione del patrimonio complessivo, dalle collezioni all’attività didattica, dalla ricerca al ruolo culturale – ha detto il presidente della Provincia Matteo Biffoni – L’obiettivo comune di Provincia e Comune di Prato, che sarà il socio fondatore e finanzierà il nuovo soggetto culturale, è di dare continuità al lavoro fatto in questi anni e allargare le opportunità educative e culturali ottenendo anche vantaggi economici – con la razionalizzazione delle strutture – e strategici – con la diversificazione dell’offerta in campo ambientale”.

La sede in prospettiva sarà unica, contigua al parco del CSN. Qui saranno riallestite le collezioni di meteoriti e di minerali, le biblioteche del CSN e della Prato Ricerche, con l’intento di dar vita a un centro di documentazione scientifica naturalistica e di protezione civile e ambientale grazie a un patrimonio di quasi diecimila testi. Il progetto del Comune di Prato punta a offrire servizi migliori all’utenza accrescendo l’offerta didattica e educativa e quindi l’attrattiva per i visitatori. Il futuro Parsec potrà anche favorire la creazione di un indotto riguardo ad attività culturali, ricreative e sportive, sulle strutture circostanti l’area del parco.

In pratica nella Fondazione Parsec confluiranno la gestione del Museo di Scienze planetarie e delle collezioni possedute dal CSN, delle biblioteche ambientali e scientifiche, l’attività delle stazioni sismografiche, la gestione delle aree naturalistiche, le attività di studio e di ricerca, quelle educative e i servizi culturali.

Il progetto nasce all’interno del più generale processo di razionalizzazione delle partecipate della Provincia di Prato, alla luce del riordino delle funzioni. Le tappe comprendono principalmente la redazione e l’approvazione del progetto vero e proprio e l’atto notarile di fusione. La Provincia rimarrà socio sostenitore, senza versare quote ma concedendo in diritto di comodato gratuito l’immobile dove attualmente ha sede il Museo di Scienze planetarie e la collezione.